la scoperta

Discarica abusiva e deposito incontrollato di rifiuti: la scoperta in due stabilimenti a Montichiari e Carpenedolo

I Carabinieri Forestali hanno avuto modo di scoprire come l'azienda di fatto svolga le proprie lavorazioni avvalendosi di ben trentacinque impianti che generano emissioni in atmosfera la quale autorizzazione risulta però ormai scaduta da mesi

Discarica abusiva e deposito incontrollato di rifiuti: la scoperta in due stabilimenti a Montichiari e Carpenedolo

Discarica abusiva e deposito incontrollato di rifiuti: la scoperta in due stabilimenti a Montichiari e Carpenedolo.

La scoperta

A seguito di un controllo effettuato dai militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Brescia con il supporto delle Stazioni Carabinieri territorialmente competenti venerdì 4 luglio 2025, e a seguito di un controllo svolto in due stabilimenti di un’azienda che produce conglomerati cementizi nei comuni di Montichiari e Carpenedolo, hanno deferito all’autorità giudiziaria la legale rappresentante dell’impresa ipotizzando a suo carico la commissione dei reati di discarica abusiva, emissioni in atmosfera non autorizzate e deposito incontrollato di rifiuti, accuse che dovranno essere provate nel corso del procedimento penale alla luce del principio della presunzione d’innocenza.

Deposito incontrollato di rifiuti e discarica abusiva

I Carabinieri Forestali hanno avuto modo di scoprire come l’azienda di fatto svolga le proprie lavorazioni avvalendosi di ben trentacinque impianti che generano emissioni in atmosfera la quale autorizzazione risulta però ormai scaduta da mesi. L’azienda stessa aveva inoltre stoccato rifiuti speciali quali rottami ferrosi, materiale da demolizione, RAEE e materie plastiche con modalità non conformi a quanto previsto dalla legge.

É stato inoltre scoperto come la società, per quindici anni, aveva  accumulato rifiuti costituiti da limi di lavaggio degli inerti su un’ampia porzione del terreno pertinenziale allo stabilimento di Carpenedolo, realizzando una vera e propria discarica abusiva ospitante circa 50.000 metri cubi di tali rifiuti, in evidente stato d’abbandono come riscontrabile dalla fitta vegetazione in crescita su tale enorme cumulo.