Dalle paludi scozzesi alla gloria: l’impresa di Simone Bortolotti alla Cape Wrath Ultra.
Simone Bortolotti, dalle paludi scozzesi alla gloria
Cape Wrath Ultra, il 42enne di Polpenazze sul Garda Simone Bortolotti ha portato a termine la sua missione. Di professione preparatore atletico, domenica 18 maggio 2025 ha preso parte alla Cape Wrath Ultra, una delle gare di ultra endurance più dure d’Europa: 400 chilometri in otto giorni, attraversando le Highlands scozzesi in autosufficienza, immerso in uno degli scenari più selvaggi e remoti del continente:
«È stata un’esperienza estrema soprattutto dal punto di vista mentale – ha dichiarato – Il fisico, invece, dal secondo giorno mi ha abbandonato. Nel corso degli allenamenti ho corso molto ma non si è trattato di una gara di corsa, l’ideale sarebbe stato allenarsi camminando per 15/16 ore».
Le difficoltà incontrate
La parte più difficile, il terreno:
«Quest’ultimo è formato soprattutto da “bogs” (paludi), il piede arriva ad affondare nell’erba umida e piena di acqua per quattro/cinque centimetri ma anche oltre. La prima volta, trovandomi impreparato, quasi ci lascio la scarpa. Il tutto mi ha portato ad avere i piedi sempre umidi, gonfi e lacerati. La sera camminavo a gattoni e la mattina, come per magia, quasi come se niente fosse, almeno per i primi chilometri».
I tempi di recupero non sono stati poi così tanti e di qualità:
«Dormivo una media di 6/7 ore a notte nel sacco a pelo – ha spiegato -. Il momento più duro è stato alla tappa numero 6 da 12 ore. In quel mentre ho ricordato a me stesso il motivo per il quale ero arrivato fin lì e mi sono ripreso».