Spa of wonders

“QC Villa Arzaga Garda, promuovere il territorio è il desiderio con cui è nata”

Intervista ad Alessandro Di Bartolo, direttore della struttura bresciana della famosa catena di centri benessere

“QC Villa Arzaga Garda, promuovere il territorio è il desiderio con cui è nata”

Immerso nell’atmosfera che caratterizza la sponda bresciana del Lago di Garda, e avvolto nel verde del suo campo da golf a 18 buche, si trova una delle più recenti realtà del gruppo QC Spa of Wonders. A circa due anni dalla sua apertura, QC Villa Arzaga Garda sta già conquistando un posto di rilievo tra le destinazioni wellness del Nord Italia, unendo la tradizione del benessere alle suggestioni del territorio lacustre. A spiegarlo è stato Alessandro Di Bartolo, direttore di QC Garda, il quale ha parlato dei primi risultati, delle novità in cantiere e di come la struttura stia costruendo il suo rapporto con il territorio circostante.

QC Villa Arzaga Garda, nata per promuovere il territorio

Direttore Di Bartolo, come è andato questo 2024? Quali sono le tendenze che state registrando?

“Innanzitutto, dobbiamo partire col dire che QC Villa Arzaga Garda è un’apertura relativamente recente, essendo stato inaugurato a dicembre 2022. Per questo ci consideriamo ancora come un contesto di start-up, le persone stanno cominciando a scoprire la nostra offerta e abbiamo chiuso con un numero di presenze che supera leggermente le 126mila. È sicuramente un risultato soddisfacente per il secondo anno di apertura, che ci fa dire che il servizio è stato recepito e gli ospiti sono già consapevoli di cosa siamo, grazie alle altre realtà del gruppo QC che abbiamo in Lombardia. Siamo molto soddisfatti di come è partito QC Garda, ma siamo ancora in una piena fase iniziale e quindi contiamo di continuare a crescere anche nei prossimi anni, con una crescita media più o meno del 20% per i prossimi 2-3 anni”.

Alessandro Di Bartolo, direttore di QC Villa Arzaga Garda

Ci sono delle novità per quanto riguarda la vostra offerta? Cosa dobbiamo aspettarci nel prossimo futuro?

“Così come noi siamo in una fase di continua evoluzione, lo stesso si può dire anche della nostra offerta benessere. Stiamo lavorando ad un’ulteriore vasca esterna, che aprirà per l’estate 2025, che andrà ad integrarsi alla nuova vasca panoramica aperta nel 2024. Inoltre abbiamo aggiunto, sempre nella parte esterna, una nuova terrazza per il ristorante. Stiamo lavorando molto per arricchire la nostra esperienza, abbiamo in cantiere diversi progetti per incrementare le nostre pratiche di benessere. Ma questo è un tratto che contraddistingue tutti i centri QC: progettare continue novità, allo scopo di far vivere agli ospiti esperienze sempre nuove e più ricche”.

Come si è evoluta la relazione tra QC e il territorio circostante?

“Noi nasciamo proprio con il desiderio di integrarci con il territorio e promuovere le eccellenze locali. Nella nostra struttura i riferimenti territoriali sono tantissimi: all’interno delle nostre sale relax e nelle saune abbiamo cercato proprio di ricreare tutta l’atmosfera lacustre della zona del Garda. Per questo uno degli obiettivi a strettissimo giro è quello di cominciare alcune attività per integrarci al meglio con il territorio in cui siamo, e poterne essere così degli ambassador. Avendo la nostra struttura ricettiva, abbiamo già cominciato a proporre il territorio partendo dai luoghi di interesse artistico, ma vorremmo anche avviare diverse collaborazioni con le imprese territoriali”.

State affrontando particolari esigenze o carenze di personale?

“In questo momento siamo molto orgogliosi di poter dire di essere riusciti a costruire una squadra di lavoro composta da persone ‘local’, i nostri dipendenti vivono tutti nei dintorni del nostro centro. Tendenzialmente evitiamo di lavorare con dipendenti stagionali, investiamo molto nella formazione delle persone che assumiamo, per questo poi cerchiamo di stabilire con loro un contratto duraturo, e questo è stato molto apprezzato. Un’altra cosa che facciamo è lavorare con le scuole alberghiere territoriali per permettere ai ragazzi di fare degli stage nella nostra struttura. Questa diventa anche per noi una bella opportunità per scoprire giovani lavoratori, che magari si distinguono durante il periodo di prova. Io però vedo questa nostra collaborazione con le scuole, come se fosse un dovere dal nostro lato. Siamo immersi in un contesto culturale e sociale da cui traiamo enormi vantaggi, restituire almeno in parte queste opportunità per noi è importantissimo”.

Per quanto riguarda gli ingressi, che tendenze avete registrato?

“Noi contiamo di riuscire a raggiungere la destagionalizzazione. Ad oggi da semestre a semestre i dati cambiano ancora molto, ci vorranno un paio d’anni per capire bene la composizione del mercato. Ma abbiamo registrato che i nostri utenti spa sono principalmente lombardi, con aperture nel Veneto ed Emilia-Romagna. Tra le persone che invece scelgono l’opzione spa e pernottamento in hotel, la provenienza è più diversificata, tendenzialmente chi cerca un hotel non vive nelle vicinanze. Si tratta di un turismo internazionale, proveniente da diverse parti del mondo, e c’è una buona parte di loro che arriva anche grazie al circuito golfistico, grazie al nostro golf club Arzaga”.