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Palazzo Loggia, a breve al via gli interventi di conservazione della copertura storica

Il progetto originale della volta della Loggia, dalla particolare forma a carena di nave rovesciata, venne redatto nel 1904 dall’Ufficio Tecnico del Comune

Palazzo Loggia, a breve al via gli interventi di conservazione della copertura storica
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Palazzo Loggia, a breve al via gli interventi di conservazione della copertura storica.

Interventi a Palazzo Loggia

Prenderanno il via a breve i lavori di conservazione della copertura storica di palazzo Loggia a Brescia con manutenzione, revisione e ripristino delle lastre in piombo. L’intervento ha un valore complessivo di 195mila euro, di cui circa 148mila per lavori a base di appalto, è durerà circa due mesi. Il progetto, elaborato dall’Unità di Progetto del Comune di Brescia che si occupa di Edilizia monumentale, costituisce uno degli “Interventi vari di manutenzione straordinaria per il consolidamento e il restauro conservativo di palazzo Loggia”, cofinanziato dall’Unione Europea tramite il Pnrr, nell’ambito del quale sono stati recentemente realizzati i lavori di restauro dei serramenti con vetri piombati del salone Vanvitelliano, al piano nobile, e la riparazione del fronte di gronda sul lato est.

Finalità

L’intervento, oltre a verificare la tenuta del manto in piombo dalle infiltrazioni d’acqua, consentirà anche di effettuare un’importante attività di mappatura e di rilievo delle condizioni di degrado di ciascuna lastra, che sarà estesa, per la prima volta, all’intera superficie del tetto. Le lastre che compongono la copertura del tetto sono circa 1.700, per una superficie di circa 1.860 metri quadrati. Per evitare l’installazione di ponteggi su tutto il perimetro, che avrebbero comportato una spesa decisamente consistente e un notevole disagio intorno al palazzo, si è deciso di ricorrere all’edilizia acrobatica, con personale specializzato nei lavori in fune con tecniche alpinistiche.

In corrispondenza delle attività svolte in quota, per garantire la sicurezza del suolo pubblico e per delimitare le zone potenzialmente a rischio, verranno posizionate a terra delle transenne, facilmente rimovibili: questo consentirà, all’impresa, di allestire rapidamente il cantiere e, al Comune, di rendere agibile in poco tempo il suolo pubblico, in occasione di eventi come il mercato o particolari iniziative istituzionali.

Quattro fasi

L’intervento verrà suddiviso in quattro fasi, ciascuna della durata indicativa di 15 giorni.

Il cantiere prenderà il via dall’angolo nord-est del palazzo, tra largo Formentone e piazza della Loggia (di fronte all’edificio dello scalone storico che ospita sala dei Giudici), quindi procederà in senso orario coinvolgendo l’angolo sud-est (piazza della Loggia lato Monte di Pietà), poi l’angolo sud-ovest, tra piazza della Loggia lato palazzo Rizzotti e corsetto Sant’Agata, per concludersi con l’angolo nord-ovest, tra corsetto Sant’Agata e largo Formentone.

Sulla copertura verranno fissati dispositivi di ancoraggio per la protezione individuale degli operatori: alcuni saranno posizionati sulla sommità, altri invece sulle diagonali.

Si dovrà provvedere alla riparazione di crepe, buchi e sollevamenti delle lastre, con l’obiettivo di garantire la tenuta del manto in piombo ed evitare le infiltrazioni d’acqua negli ambienti sottostanti. Per gli interventi sarà prevalentemente utilizzata la saldatura a stagno e, soltanto nel caso in cui lo stato delle lastre o l’esecuzione in fune non lo renda possibile, si impiegheranno altre tecniche quali l’incollaggio con mastici, l’utilizzo di nastri autoadesivi in piombo (utili per sigillare piccole fessure o giunti difficilmente accessibili) o l’installazione di guarnizioni, per creare una barriera impermeabile tra le lastre e altri elementi costruttivi.

In presenza di lesioni consistenti o di perdite di parti significative di superficie, per colmare le lacune verranno utilizzati fazzoletti di piombo.

Utilizzando le stesse tecniche impiegate per la posa originaria, in alcuni casi saranno riadagiate le lastre che si sono sollevate e saranno sostituite quelle danneggiate.

Non sono invece previsti interventi di pulitura e protezione delle superfici, perché afferiscono più propriamente all’ambito del restauro.

A completamento dell’intervento si prevede l’esecuzione di alcuni lavori all’interno del sottotetto. Si effettuerà una verifica e messa in sicurezza delle passerelle in legno, già esistenti in quota in corrispondenza del colmo della copertura, in modo da garantire una migliore accessibilità per le successive ispezioni e per le indagini sullo stato conservativo dei legni. Inoltre, è prevista la posa di una membrana di impermeabilizzazione sul piano di calpestio del sottotetto, che consentirà di porre rimedio temporaneo alle eventuali future ulteriori infiltrazioni d’acqua piovana. Queste, infatti, non potranno essere evitate completamente finché la copertura non sarà definitivamente restaurata nel suo complesso, evitando così percolazioni nel salone Vanvitelliano (posto al piano inferiore).

Una nota particolare merita anche l’attività di mappatura e rilievo del degrado: è indispensabile, infatti, cogliere l’occasione offerta da questo intervento di manutenzione straordinaria per acquisire informazioni fondamentali così da poter procedere, in un prossimo futuro, all’elaborazione di un progetto consapevole che interesserà tutta la stratigrafia della copertura del palazzo.

La situazione attuale di palazzo Loggia è il risultato di una vicenda secolare che ha visto il susseguirsi di progetti parzialmente realizzati, un gravissimo incendio, riprese con radicali cambiamenti di indirizzo progettuale negli orientamenti formali e nelle destinazioni d’uso, pur conservando immutata la vocazione a edificio pubblico al servizio della municipalità.

La storia

Il progetto originale della volta della Loggia, dalla particolare forma a carena di nave rovesciata, venne redatto nel 1904 dall’Ufficio Tecnico del Comune.

I lavori di realizzazione iniziarono nel 1905 ma, interrotti per la caduta della Giunta comunale, ripresero nel 1914, manifestando fin da subito problemi statici e strutturali di molteplice natura.

Nel 1990 il Comune di Brescia incaricò l’Università degli Studi di Brescia, attraverso il Centro di studio per la conservazione e il recupero dei beni architettonici e ambientali del Dipartimento di Ingegneria civile, di effettuare uno studio multidisciplinare per accertare le cause del dissesto e dimostrare la possibilità di eseguirne il recupero conservativo.

Lo studio, che si protrasse per oltre dieci anni, rilevò trend di deformazione della copertura non trascurabili, ponendo le basi per numerosi interventi di rinforzo e per la realizzazione del grande solaio in legno nel sottotetto del palazzo, con funzione statica di rinforzo e di miglioramento dal punto di vista sismico dell’intero edificio.

Dopo alcuni anni di sospensione delle attività di rilievo intraprese dall’Università, a partire dal mese di dicembre 2021 il Comune di Brescia ha ripreso il monitoraggio dei cedimenti con l’installazione di un moderno sistema che rileva in continuo i movimenti delle strutture, integrato con l’esecuzione di rilievi laser-scanner ripetuti periodicamente.

 

“Palazzo Loggia è la casa di tutti i bresciani e il suo restauro conservativo rappresenta per noi, da sempre, una priorità”, ha dichiarato l’Assessore ai Lavori pubblici Valter Muchetti. “Per questo motivo, dopo aver ultimato la sistemazione dei serramenti al piano nobile e dopo aver riparato la grondai a fine 2024, abbiamo messo in campo questo importante intervento di manutenzione e ripristino delle lastre di piombo della copertura. Il progetto non solo permetterà di intervenire sui problemi di infiltrazioni d’acqua nel sottotetto ma consentirà anche di effettuare importanti attività di mappatura e di rilievo delle condizioni attuali della cupola della Loggia, simbolo iconico e fortemente identitario della nostra città”.

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