Succede nella civilissima Rovato. Una gatta gravemente ferita, impallinata e poi azzannata, lasciata agonizzante in un campo. C’è chi l’ha vista e ha fatto finta di nulla. Nell’indifferenza sarebbe morta, vittima della cattiveria umana. Invece nel buio più fitto si è accesa una speranza. Perché c’è anche chi non si è voltato dall’altra parte e, di fronte all’emergenza, è intervenuto.
Impallinata e azzannata: gatta ritrovata agonizzante a Rovato
A raccontarlo è la stessa volontaria che, giovedì 30 gennaio, mentre passeggiava con il suo cane, ha avvistato la gatta agonizzante in un campo nella zona di via Rimembranze. La donna è subito intervenuta per salvare il felino, che probabilmente era lì da qualche giorno (la conferma arriva da alcuni residenti, che tuttavia non hanno fatto nulla). L’ha portata da una veterinaria di fiducia, dove le condizioni della gatta sono apparse disperate. Oltre alle profonde lacerazioni (le manca un orecchio) che potrebbero essere state provocate da qualche animale selvatico, aveva dei buchi profondi: solo nel corso della medicazione è emersa l’atroce verità, quando dal suo corpo sono usciti dei pallini da caccia. L’ipotesi è dunque che la gatta sia stata prima impallinata (impossibile capire se lì o altrove) e successivamente, approfittando delle sue condizioni di infermità, aggredita.
Una speranza nel buio
A qualche giorno di distanza dal ritrovamento, la speranza rimane accesa. La gatta mangia con voracità e reagisce alle terapie alle quali è sottoposta, come ha spiegato la volontaria, pronta a fare tutto il possibile per salvarla. E intanto si è già attivata, grazie al tam tam sui Social, una cordata di solidarietà per sostenere le spese veterinarie.