Tangenziale sud, beccato autoarticolato irregolare: scatta la multa da oltre 5mila euro
Per l’autoarticolato è scattato, inoltre, anche il fermo amministrativo
Tangenziale sud, beccato autoarticolato irregolare: scatta la multa da oltre 5mila euro.
Beccato in Tangenziale Sud
Nell'ambito dei controlli effettuati da parte della polizia locale di Brescia sulle strade cittadine per il controllo degli autotrasporti, nel pomeriggio di giovedì 16 gennaio 2025 una pattuglia della squadra accertamenti tecnologici ha fermato in Tangenziale Sud un autoarticolato Man di proprietà di una ditta di autotrasporti rumena, impegnato in un’operazione “cross trade”, ossia nel trasporto di merce tra due nazioni diverse da quella del vettore, in questo caso tra la Germania e l’Italia.
Cosa è emerso
Dai controlli effettuati dagli agenti è emerso che i due autisti alla guida, anch’essi di nazionalità rumena, non erano stati registrati dal loro titolare sulla piattaforma Imi (Internal Market Information), sviluppata dalla Commissione europea per lo scambio di informazioni relative al mercato interno all’Unione, violando così le prescrizioni comunitarie sulla libera concorrenza tra imprese nel settore dell’autotrasporto.
Dal controllo del cronotachigrafo digitale è emerso, inoltre, che gli autisti non avevano effettuato quattro riposi settimanali e uno giornaliero, pause previste dal Regolamento Europeo che disciplina i periodi di guida e di riposo nel settore dei trasporti su strada. Per le verifiche la pattuglia ha impiegato il sistema “Police controller”, dispositivo che consente di estrarre dal cronotachigrafo le velocità istantanee del veicolo, i tempi di guida e di riposo ed eventuali alterazioni o malfunzionamenti del cronotachigrafo.
Sette le violazioni contestate
Sono state quindi contestate, in totale, sette violazioni amministrative, per un totale di 5.116 euro. Per l’autoarticolato è scattato, inoltre, anche il fermo amministrativo. Il Codice della strada italiano, infatti, prevede il pagamento immediato delle sanzioni quando l’automezzo multato risulta registrato in un paese straniero e, a causa di un malfunzionamento della carta di credito, il datore di lavoro è riuscito a effettuare la transazione soltanto il giorno successivo. Al termine dell’operazione di pagamento, il veicolo e i suoi occupanti hanno potuto riprendere il loro viaggio.