Tratto in inganno

Imprenditore si presenta per pagare l'erba sintetica ma i due scappano con i soldi: in carcere

Accortosi dell'inganno si è aggrappato alla portiera posteriore dell'auto mentre questa ha iniziato a muoversi a zig zag e lo ha trascinato così per svariati metri

Imprenditore si presenta per pagare l'erba sintetica ma i due scappano con i soldi: in carcere
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Imprenditore si presenta per pagare l'erba sintetica ma i due scappano con i soldi: in carcere.

Vuole acquistare uno stock di erba sintetica: imprenditore ingannato

I fatti risalgono al 13 dicembre scorso quando un imprenditore di Brescia ha incontrato nella zona dell'ex Salamini di Parma due soggetti, cittadini italiani (Jeffry Molamed classe 1985 e Fani Innocenti classe 1975), per concludere un affare relativo all'acquisto di uno stock di erba sintetica. L'imprenditore ha portato con se 15mila euro in contanti : una volta sul posto i due hanno convinto l'uomo a mostrare il denaro con la promessa di verificarne la genuinità. Tempestivamente, però. uno dei due ha afferrato la busta con il denaro per poi darsi alla fuga.

Resosi conto della truffa l'imprenditore bresciano ha inseguito il soggetto fino alla vettura, una "Giulietta bianca". Si è poi aggrappato alla portiera posteriore dell'auto mentre questa ha iniziato a muoversi a zig zag e lo ha trascinato così per svariati metri. A riprendere la scena un automobilista, scena che è poi diventata virale sui social creando non poca preoccupazione tra la gente.

Il sopraggiungere delle forze dell'ordine

Tempestivamente a giungere sul posto le forze dell'ordine, a seguito delle segnalazioni al centralino del 112. L'imprenditore è stato medicato per lievi ferite: ha quindi fornito una descrizione dettagliata dei rapinatori e dell'auto coinvolta: grazie alle immagini fornite dalle telecamere della sorveglianza i Carabinieri sono riusciti ad identificare la targa della "Giulietta" e da qui la scoperta. Tale autovettura è stata infatti usata in altre province per la messa a punto di crimini dello stesso tipo.

I due malfattori sono stati quindi identificati: si è scoperto essere residenti nella zona del lago di Garda. Proprio qui, a seguito di una perquisizione sono stati immediatamente recuperati i 15mila euro provento della rapina. A seguito degli accertamenti e su richiesta della Procura, il Gip di Parma ha emesso una misura cautelare personale in esecuzione della quale lunedì 13 gennaio 2025, con il dispiegamento di un articolato dispositivo composto da uomini e messi in uniforme ed in abiti civili, i Carabinieri hanno rintracciato all'interno delle rispettive abitazioni in provincia di Brescia i due presunti responsabili. Sono quindi stati trasferiti in carcere a Brescia. Su di loro pende l'accusa di delitti di rapina impropria e lesioni personali volontarie.

"Ovviamente - nel rispetto del principio della presunzione di innocenza- gli indagati avranno modo di difendersi e chiarire le proprie posizioni a fronte delle accuse che sono state loro mosse".

 

 

 

 

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