Extinction Rebellion dopo la protesta: "Costrette a spogliarci in Questura". La polizia: "Agito nel rispetto dei diritti"
La risposta della Polizia alle accuse di una giovane attivista la quale in un video dice di essere stata costretta a spogliarsi
Extinction Rebellion dopo la protesta: "Costrette a spogliarci in Questura". La polizia: "Agito nel rispetto dei diritti".
Dopo la protesta le parole di Extinction Rebellion
Le proteste hanno preso il via lunedì 13 gennaio 2025 quando una cinquantina di persone legate ai gruppi “Extinction Rebellion” e “Palestina Libera” hanno bloccato l’ingresso della Leonardo s.p.a. a Brescia. “Leonardo distrugge popoli e terre” è lo slogan riportato su uno degli striscioni. L’azione nonviolenta degli attivisti ha avuto come obiettivo quello di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sul legame tra crisi climatica e industria bellica, chiedendo la cessione dei rifornimenti militari a Israele, la riconversione della produzione della Leonardo e la fine del sostegno italiano al genocidio in corso in Palestina.
Sempre lunedì, dopo oltre sette ore di fermo in Questura, sono state rilasciate le 23 persone di Extinction Rebellion, Palestina Libera e Ultima Generazione che erano state fermate dopo la manifestazione alla Leonardo spa di Brescia. Nel video inviato alla stampa una giovane attivista di Extinction Rebellion racconta come all'interno della Questura di Brescia in via Botticelli:
"Mi hanno chiesto di spogliarmi, di togliermi le mutande e fare degli squat per dei controlli, a detta loro. Questo trattamento è stato riservato solo a delle persone femminilizzate, ai maschi non è stato chiesto di spogliarsi e togliersi i vestiti"
La replica da parte della Questura di Brescia
Riportiamo il testo integrale della replica da parte della Questura di Brescia:
"Nella mattinata di ieri (lunedì 13 gennaio 2025 ndr), personale della Questura di Brescia è intervenuto, alle ore 08.30 circa, presso la sede della Leonardo Defence S.p.A. in quanto, militanti del sodalizio Extinction Rebellion avevano improvvisato un’iniziativa nei pressi dell’ingresso dello stabilimento produttivo in parola".
"In particolare, 22 esponenti del sodalizio, dopo aver oltrepassato le barre veicolari poste come limite della proprietà all’esterno del sito, davano corso ad un presidio, taluni formando una catena umana ed incatenandosi tra loro allo scopo di bloccare i camion in entrata e in uscita dalla fabbrica, altri imbrattando con scritte le mura dell’azienda, mentre una militante si era arrampicata con imbracature tecniche su un pennone portabandiera in acciaio".
"I predetti sono stati liberati dalle catene grazie all’ausilio dei Vigili del Fuoco intervenuti per quanto di specifica competenza. Al fine di salvaguardare l’incolumità e la sicurezza dei soggetti incatenati, il personale operante richiedeva l’intervento dei vigili del fuoco e del 118".
"Tenuto conto delle ripetute condotte illecite poste in essere - che minavano costantemente l’ordine e la sicurezza pubblica della zona prospicente al citato stabilimento e al fine di ripristinare la viabilità cittadina ed il regolare svolgimento delle azioni produttive dello stesso - 22 manifestanti sono stati accompagnati in questura per gli adempimenti di polizia, consistiti nella redazione di numerosi atti quali: elezione di domicilio, verbali di perquisizioni personali, verbali di sequestro materiale, nomina di difensore, notifica dei provvedimenti amministrativi".
"Si è proceduto alle perquisizioni personali tenuto conto delle azioni poste in essere dai manifestanti e per salvaguardare l’incolumità degli operatori di Polizia".
"Nel corso delle singole perquisizioni, svolte da personale femminile per le donne, è stato chiesto di effettuare piegamenti sulle gambe al fine di rinvenire eventuali oggetti pericolosi. In ogni momento è stata salvaguardata la riservatezza e la dignità delle persone e sono state seguite le corrette procedure operative".
"Ai soggetti è stata consentita la consumazione del pasto e ai vari interlocutori, tra cui un avvocato ed un consigliere comunale, richiedenti notizie sulla situazione dei manifestanti, in modo trasparente ed esaustivo sono state fornite notizie".
"Atteso il numero dei manifestanti presenti in Questura nonché l’atteggiamento poco collaborativo degli stessi la stesura degli atti si è conclusa alle 18,30 circa".
"L’autorità giudiziaria è stata costantemente informata dell’attività di polizia posta in essere. Dunque è sempre stata tutelata la dignità delle persone e le procedure sono state rispettate".
I parlamentari bresciani di centrodestra
“Abbiamo preso atto della denuncia dell’attivista di Extinction Rebellion e delle dichiarazioni pubblicate dalla Questura di Brescia. Siamo certi che, qualora fosse necessario, verranno fatti tutti gli approfondimenti del caso, con la massima celerità e trasparenza, per garantire chiarezza e tutelare il lavoro dei nostri agenti, che non devono essere messi sotto accusa ingiustamente. Ribadiamo la nostra piena fiducia nell’operato delle forze dell’ordine, che svolgono ogni giorno un lavoro essenziale a tutela della sicurezza e del rispetto delle leggi, sempre con professionalità e nel pieno rispetto della dignità delle persone, come evidenziato nella nota diffusa dalla Questura. Il nostro impegno rimane quello di supportare sempre le istituzioni dello Stato, garantendo al contempo il pieno rispetto dei diritti di tutti i cittadini”.
I Parlamentari di centrodestra della provincia di Brescia: On. Simona Bordonali, On. Cristina Almici, On. Giangiacomo Calovini, On. Maurizio Casasco, On. Paolo Formentini, Sen. Stefano Borghesi, Sen. Giampietro Maffoni e Sen. Adriano Paroli.