Luigi Petruzziello: due coleotteri con il «suo nome» finiscono in una rivista scientifica
i coleotteri Latellana petruzzielloi e Latellana petruzziellana portano il nome del loro scopritore
Luigi Petruzziello, professore dell’Istituto Omnicomprensivo Bonsignori di Remedello, torna a raccontare delle sue scoperte in campo scientifico.
La rivista scientifica «Memorie della società entomologica italiana» ha pubblicato il 6 dicembre una monografia intitolata «A phylogenetic classification of Leptodirini (Coleoptera, Leiodidae, Cholevinae)», frutto di 8 anni di lavoro di un'équipe italo-franco-spagnolo-tedesca. La tribù Leptodirini, della famiglia dei coleotteri Leiodidae, è una delle più diversificate tra gli animali sotterranei, con una distribuzione che va dalla penisola iberica all’Iran.
Le specie dedicate a Petruzziello
Attraverso una filogenesi molecolare e una revisione tassonomica della tribù, sono stati descritti 20 nuovi generi e sottogeneri e 29 nuove specie, non solo italiane: «Tra queste ultime – spiega Petruzziello – due sono state scoperte da me e portano il mio nome: Latellana petruzzielloi e Latellana petruzziellana. Morfologicamente le due specie sono molto simili, ma la differenza palese si riscontra nel loro differente edeago (apparato genitale maschile). La L. petruzzielloi l’ho raccolta per la prima volta nel 2014 nella Grotta del Caprone di Montella e successivamente in altre 4 cavità dei Monti Picentini. La L. petruzziellana l’ho raccolta sui Monti del Matese, nella Grotta dei Briganti e nella Grotta delle Fate, di Cusano Mutri dal 2022 al 2024. La scarsità di risorse alimentari negli ambienti ipogei, dovuta all’assenza di luce e fotosintesi, limita la vita degli organismi. La catena alimentare si riduce a due livelli: organismi detritivori, decompositori e saprofagi alla base, seguiti dai predatori. Le due Latellana con spiccate caretteristiche troglomorfe (atterismo, depigmentazione e anoftalmia) e dalle ridotte dimensioni (circa 2 mm), occupano il primo dei due livelli».
Ecosistemi ipogei e biodiversità
In Italia la Latellana Petruzziellana è attualmente conosciuta solo in due grotte del Monte Cigno, a sud-est dell'Altopiano del Matese: la Grotta dei Briganti e la Grotta delle Fate. La Latellana petruzziellana sp. nov. è stata raccolta in entrambe le grotte, sia a vista che con trappole a caduta.
La L. Petruzzielloi, invece, è documentata in diverse grotte e cavità artificiali dei Monti Picentini, in Campania: Grotta Strazzatrippa, Grotta degli Angeli, e Grotta del Caprone. La fauna associata include diverse specie: Anemadus petruzzielloi, Choleva sturmi, C. angustata, C. reitteri, Catops subfuscus, C. tristis (Leiodidae Cholevinae), e Lathrobium petruzzielloi (Stafilinidi).