Torrente Garzetta di Costalunga: al via l'intervento di regimazione idraulica
Termine previsto per fine novembre 2025
Torrente Garzetta di Costalunga: al via l'intervento di regimazione idraulica.
Regimazione idraulica: al via l'intervento al Torrente Garzetta
Sono iniziati i lavori di regimazione idraulica del torrente Garzetta di Costalunga a Brescia. L’intervento, del valore complessivo di 1.290.000 euro (finanziati con fondi propri da parte dell’Amministrazione comunale), terminerà a fine novembre 2025 ed è frutto di una progettazione partita da lontano, a seguito del fenomeno alluvionale avvenuto a Brescia nel maggio del 2010 e caratterizzato da un’estrema severità.
Dopo quello storico evento l’Amministrazione ha già realizzato:
- Nel 2020, una vasca di regimazione idraulica, sempre del torrente Garzetta di Costalunga in località Valle Fredda
- Nel 2022 (ora in fase di collaudo) una vasca di laminazione delle piene del torrente Garzetta di Costalunga, per la messa in sicurezza dell'area urbanizzata di Costalunga
- Nel 2023, le opere di regimazione idraulica dei torrenti e coli montani del lato est della Maddalena Val Tavareda, Valle dei Coni, Val di Lana e Val Carobbio.
- Nel 2025 continuerà la progettazione esecutiva dello scolo Valle Bottesa, nel quartiere Costalunga, e, nella zona sud della città, proseguirà la progettazione esecutiva per la manutenzione straordinaria del torrente Garzetta delle Fornaci, nel tratto adiacente il Villaggio Sereno, esondato negli scorsi anni.
L'intervento in via Val di Fassa
Nel quartiere Costalunga, a nord della città, il torrente Garzetta è attraversato da via Val di Fassa tramite un guado, che permette il passaggio a modeste portate d’acqua. In caso di piogge importanti, l’acqua tracima sia in via Val di Fassa sia verso le abitazioni poste sul lato destro del guado.
Per impedire l’esondazione si è deciso di costruire un ponticello che garantirà l’accesso alle abitazioni presenti, mantenendo la quota del livello della strada e abbassando il letto del torrente, e di creare - contestualmente - una pendenza artificiale dell’1% circa, per assicurare una minima capacità di deflusso al corso d’acqua. L’alveo del fiume verrà, pertanto, abbassato di 2 metri e, inoltre, sarà necessario ricostruire le murature esistenti, che sostengono lateralmente i terreni più alti ma che non sopporterebbero un intervento invasivo sotto le fondamenta poiché realizzate in pietrame a secco.
Dopo attenta analisi è stato così deciso di ricostruire l’alveo del torrente in cemento armato e pietre con sistemazione a cunetta, che consiste nel rivestire totalmente o parzialmente il fondale con materiale che resista all'azione erosiva della corrente, scelta che garantirà sostegno ai terreni circostanti privi di scarpate interposte.
A monte del ponticello verrà realizzato un piccolo salto, e non uno scivolo, per evitare di accelerare eccessivamente la corrente nei pressi del transito di via Val di Fassa e diminuire la probabilità di eventuali vortici superficiali violenti.
L’entrata in alveo avverrà attraverso un’apertura ricavata nella muratura che forma l’argine destro, chiusa con una “porta-paratoia” in ferro che potrà essere aperta per le ispezioni. Il tratto di torrente a valle del ponticello sarà accessibile da via della Garzetta.
Come anticipato le parti di muratura a vista saranno rivestite con pietre già presenti, provenienti dalla demolizione delle murature esistenti e, se mancanti, con sassi della stessa tipologia con finiture in malta.
Le interferenze con i sottoservizi saranno significative: la più importante sarà quella che riguarda sette pali della linea elettrica, uno dei quali supporta un trasformatore. A parte questa, gli altri sottoservizi da spostare saranno un tubo dell’acquedotto in ghisa, che scorre sul fondo del canale, e i vari allacci di gas, teleriscaldamento, telecomunicazioni e fognatura, che attraversano il guado di via Val di Fassa per raggiungere il gruppo di case. Tutti i sottoservizi saranno spostati dai relativi gestori.
Per l’intera durata del cantiere verrà realizzato, a valle del nuovo ponticello, un passaggio provvisorio carrabile che consentirà ai residenti di transitare liberamente, accogliendo così la richiesta presentata dai cittadini.
Intervento sul Rio Roncai
A monte dell’area dell’Ex Polveriera, a circa 230 metri di quota, il ramo nord del torrente Garzetta di Costalunga riceve il rio Roncai, un piccolo corso d’acqua che, però, è in grado di trasportare nel Garzetta importanti quantità di materiale.
La zona interessata parte da un manufatto presente poco prima dell’intersezione con il Garzetta, che sorregge la recinzione della Polveriera. Da qui verso monte, viste le condizioni favorevoli del terreno, verranno realizzate tre zone di deposito.
La prima è situata a monte del manufatto di confluenza nell’area dell’Ex Polveriera, accessibile da una pista esistente opportunamente prolungata lungo il lato sinistro del torrente. Il reticolo filtrante, con profilati in acciaio, sarà appoggiato su due piccoli muri longitudinali appoggiati al tombino e sarà in grado di trattenere circa 70 metri cubi di materiale. Questo piccolo bacino di deposito sarà svuotabile rimuovendo il reticolo filtrante o accedendo dalla pista.
Un secondo deposito è ricavabile 50 metri circa più a monte, in corrispondenza di sponde rocciose. Anche in questo caso il reticolo, formato da profilati in acciaio, sarà sorretto da due spalle laterali in cemento armato rivestite in pietre e malta e sarà in grado di trattenere circa 350 metri cubi di detriti. A questo bacino si potrà accedere percorrendo il centro dell’alveo.
Infine, una terza area di deposito si trova più a monte, a 246 metri di altezza: attualmente è già piena e, quindi, dovrà essere svuotata nel corso dei lavori. L’area è accessibile tramite una pista esistente che attraversa il torrente sopra un tubo in cemento, di 50 centimetri di diametro e sempre intasato, che delimita l’area di deposito. L’attraversamento sarà sostituito con un tombino/manufatto in cemento armato rivestito in pietra. Il nuovo volume di deposito a monte, di circa 80 metri cubi, sarà delimitato da un reticolo filtrante rimovibile di profilati in acciaio, che permetterà di percorrere l’alveo verso valle passando sotto il tombino.
I reticoli consentiranno di selezionare il materiale più grosso trasportato dalla corrente, di trattenere i sassi - evitando l’erosione dell’alveo e l’abrasione delle sponde più a valle - e di creare il deposito contribuendo a mantenere l’equilibrio del corso d’acqua.
Per questo intervento non si prevedono interferenze di alcun tipo dato che è situato in una zona boschiva lontana dal centro abitato.
I lavori sul rio Roncai sono stati preceduti da una campagna di ricerca di eventuali ordigni inesplosi, effettuata da una ditta specializzata. La bonifica bellica si è conclusa ad aprile del 2024.
Interventi sul Rio Cascina Termini
Il rio Cascina Termini confluisce nel ramo sud del torrente Garzetta di Costalunga, a 290 metri circa d’altezza. Si tratta di un piccolo corso d’acqua, non regimato, tendenzialmente in grado di trasportare una notevole quantità di materiale solido proveniente dalle sponde che degradano.
A quota 310 metri, nel punto in cui è attraversato da un guado, il torrente potrebbe esondare e l’acqua scorrere lungo la ripida strada asfaltata che si trova sul lato sinistro.
Il progetto prevede la sostituzione del guado con un ponticello in cemento armato, delimitato a monte da muri d’ala e da una piccola briglia, in grado di trattenere le parti più voluminose del materiale trasportato dalla corrente (come pezzi di tronchi, rami e pietre).
La piccola vasca di deposito sarà capace di trattenere circa 35 metri cubi di materiale di deposito e potrà essere svuotata attraverso un’opportuna pista di accesso, ricavata da un sentiero esistente sulla sponda orografica sinistra. Fondamentali saranno le operazioni di pulizia e manutenzione della vasca, per garantirne l’efficacia.