Ben 44 sindaci chiedono all'unanimità il nuovo ospedale di Chiari
Gli amministratori hanno scritto al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana una lettera
Un grido corale, un appello sottoscritto da 44 sindaci dell’Ovest bresciano, che chiedono a gran voce un nuovo ospedale per l’Asst Franciacorta. Di fronte al bene comune non contano le diverse estrazioni politiche, le simpatie o le antipatie. Ed è proprio nel nome dell’interesse pubblico e nel tentativo di dare una risposta efficace ai bisogni dei cittadini (oltre 300mila) che vivono in quest’area che gli amministratori hanno scritto al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e all’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso una lunga lettera per spalleggiare la realizzazione di un nuovo polo ospedaliero.
Ben 44 sindaci chiedono all'unanimità il nuovo ospedale di Chiari
Un ruolo fondamentale nell’avvio dell’iter che ha portato alla stesura del documento, protocollato proprio in questi giorni, lo ha assunto il sindaco di Rovato Tiziano Belotti, strenuo fautore della proposta. "Ne avevo già parlato con il precedente dg Mauro Borelli e c’era stato un interesse, stavamo tentando di costruire un percorso, ma poi è arrivato il Covid", ha spiegato, raccontando che con la nomina del commissario Luigi Cajazzo il discorso si era invece arenato a favore dell’ipotesi di un ulteriore ampliamento. Con la nuova dg Alessandra Bruschi si è invece riaperto il dialogo su questa importante partita. "Quando gliene ho parlato, lei mi ha detto: Sono perfettamente d’accordo. Con qualche sindaco ne avevo già discusso, ma nel frattempo le Amministrazioni erano cambiate quindi siamo ripartiti con le interlocuzioni e la raccolta delle firme". Un dialogo che ha coinvolto anche alcuni assessori e consiglieri regionali bresciani (Simona Tironi, Giorgio Maione, Claudia Carzeri, Emilio Del Bono, Floriano Massardi, Miriam Cominelli e Diego Invernici) colloquiando con le diverse forze politiche. "Hanno firmato tutti i 44 sindaci del distretto, anche quelli che magari avrebbero potuto non essere d’accordo. Un’unanimità del territorio che deve essere tenuta in considerazione", ha proseguito Belotti, che non si vuole però prendere alcun merito. "Io ho solo raccolto l’esigenza del territorio, nulla di più".
La lettera inviata in Regione
"«L’ospedale di Chiari è diventato il riferimento sanitario per la gestione delle emergenze (infarti, ictus e traumi) a seguito di un lento processo di riconversione e riqualificazione degli storici ospedali di Rovato, Palazzolo, Orzinuovi e Iseo - si legge nella missiva - Va però sottolineato che l’attuale ospedale di Chiari è una costruzione realizzata più di un secolo fa. E quindi il pensiero progettuale e compositivo che sta alla base del suo concepimento risulta quello dell’epoca, tanto che l’organizzazione della struttura e dei servizi ivi contenuti risulta oggi estremamente complessa e grandemente difficoltosa. Coniugare le necessità di una medicina moderna con i bisogni di una popolazione che nel frattempo si è triplicata e avendo a disposizione un edificio vecchio di cent’anni è diventato quasi impossibile". Un edificio che negli anni è stato sistemato, ampliato ed ammodernato ma che tuttavia presenta delle carenze strutturali ormai difficili da risolvere. Senza tralasciare il problema del traffico: "Si consideri inoltre che l’attuale plesso ospedaliero ricade ormai nel centro cittadino di Chiari, con tutte le difficoltà di traffico per raggiungerlo, anche per le stesse ambulanze, e che la carenza cronica di aree di sosta è un enorme problema non solo per l’utenza, ma anche per lo stesso personale sanitario", si legge ancora nel documento.
La soluzione, per i 44 sindaci che hanno firmato, è la costruzione "una nuova struttura ospedaliera, adeguata ai nostri tempi e concepita con criteri moderni e innovativi, da realizzarsi in un’area facilmente e comodamente raggiungibile da tutti i Comuni, per consolidare quel ruolo di Hub dell’ospedale di Chiari per l’intero Ovest bresciano e per tanta parte della provincia bergamasca. Si consideri che già ora i numeri delle prestazioni dell’ospedale di Chiari, così come i numeri di accessi al Pronto soccorso (quasi 60.000 all’anno) lo collocano al terzo posto nella provincia bresciana, dopo i due nosocomi cittadini: il Civile e la Poliambulanza".
Un obiettivo indubbiamente ambizioso ma non irrealizzabile secondo i 44 Comuni. "L’Asst Franciacorta risulta oggi già proprietaria di una grande area libera a ridosso del tracciato della BreBeMi sempre in territorio del Comune di Chiari e proprio vicino all’uscita autostradale. Quella sarebbe la collocazione ottimale per il nuovo plesso ospedaliero, collocazione oltretutto ampiamente condivisa da tutti i sindaci del territorio che la ritengono perfettamente adeguata e pertinente. La nuova struttura, per la sua comoda e strategica posizione, risolverebbe anche le difficoltà di accesso all’attuale nosocomio da parte delle ambulanze in emergenza-urgenza, oltre che per buona parte dei cittadini del territorio, avvicinandosi nel contempo agli ospedali cittadini e alla provincia bergamasca tramite la BreBeMi. E risolvendo inoltre, definitivamente, la cronica mancanza di parcheggi per i sanitari e per l’utenza ordinaria".
Insomma, la ricetta è già pronta: quello che manca sono "soltanto" i soldi. Un investimento stimato di circa 250 o addirittura 300 milioni di euro. "La realizzazione del nuovo ospedale di Chiari richiede certamente un investimento finanziario poderoso, che andrebbe però a realizzare uno dei più importanti complessi ospedalieri della provincia di Brescia, colmando una necessità che il nostro territorio va esprimendo da oltre 20 anni". I sindaci affidano le loro speranze al Governo e alla Regione, con l’auspicio che il loro appello non resti inascoltato.
Il commento del sindaco di Chiari
Queste le parole di Gabriele Zotti, primo cittadino di Chiari:
"In quanto sindaco di Chiari non posso che essere favorevole alla realizzazione di un nuovo ospedale sul territorio cittadino e per questo, con convinzione, ho deciso di sottoscrivere, insieme agli altri sindaci, la lettera inviata a Regione Lombardia. Sono fermamente convinto che solo facendo rete, tra tutti gli amministratori e di concerto con Asst Franciacorta, si possano raggiungere importanti risultati e, perché no, che i sogni possano realizzarsi. Sono certo che l’ospedale che potrebbe nascere migliorerebbe i servizi sanitari e potrebbe andare ad aggiungerne di ulteriori e innovativi. Questa sarebbe un’opportunità per la città di Chiari e per tutto il territorio dell’Ovest Bresciano e per questo, fin da subito, mi sono impegnato politicamente affinché si possa concretizzare la realizzazione del progetto nei terreni donati dal giudice Barcella, nei pressi della Brebemi e in una posizione che reputo, senza alcun dubbio, strategica. Come avevo già ribadito, il mantenimento dell’ospedale a Chiari, non più in centro storico, ma nei pressi della Brebemi, porterebbe anche alla risoluzione dell’annoso problema legato alla viabilità e aprirebbe nuovi ragionamenti sul riutilizzo dell’area adesso occupata dalla struttura. Questa, inoltre, costruita da zero nella nuova ubicazione, sarebbe certamente all’avanguardia e più consona ad abbracciare un vasto bacino di utenza. Inoltre, nei miei pensieri, come già fatto per altri settori, c’è la volontà di andare a nominare un Osservatorio, con all’interno tecnici e persone competenti, con l’obiettivo di essere propositivi e andare a monitorale l’incidenza che avrà l’eventuale ospedale su Chiari. Si tratta di un’opera attesa dalla popolazione e dunque tutto il percorso che potrebbe portare alla sua realizzazione verrà accompagnato con la massima attenzione da parte dell’Amministrazione comunale, ma anche con la stessa trasparenza nei confronti della cittadinanza"
Le parole di Gianmarco Cossandi, eletto a Palazzolo e presidente della Conferenza dei Sindaci
Così si è espresso invece Gianmarco Cossandi, primo cittadino palazzolese e presidente della Conferenza dei Sindaci:
"La prospettiva della realizzazione di un nuovo ospedale a Chiari rappresenta un tema di grande interesse per tutta l’Asst Franciacorta. Per questo, la lettera firmata da tutti i sindaci dei 44 Comuni che fanno parte del suo territorio è la testimonianza della condivisione di questo importante progetto, nell’interesse della salute di tutto il territorio. La nostra richiesta unanime a Regione Lombardia, affinché venga avviato un percorso attuativo per il progetto, rappresenta quanto emerso nella Conferenza dei sindaci, ovvero la consapevolezza che il nuovo ospedale potrebbe non solo migliorare i servizi sanitari del territorio, ma aggiungerne di nuovi, contribuendo alla riorganizzazione dell’intero sistema sanitario locale così da rispondere in maniera ancora più efficace ai bisogni. Il nuovo ospedale, oltre ad avere un ruolo centrale, sarà in dialogo con l'attuale rete territoriale di servizi in costruzione, come le case di comunità e gli ospedali di comunità, supporti fondamentali per servizi sanitari più efficaci e capillari sul territorio. Il nuovo ospedale potrebbe avere un impatto decisamente positivo per il territorio e per la rete sanitaria locale, ecco perché come sindaci non possiamo che auspicare e lavorare, insieme alla direzione di Asst Franciacorta, affinché questo progetto possa diventare una realtà"