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Disabilità: nel 2025 il Vomere di Travagliato diventa 3.0

Il Comune ha concesso alla cooperativa ulteriori spazi dove prenderanno piede i nuovi servizi per l’utenza

Disabilità: nel 2025 il Vomere di Travagliato diventa 3.0
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Raccontarsi «oltre la disabilità», per il Vomere, è la sfida di ogni giorno. E il 2024, per la cooperativa travagliatese, è stato indubbiamente un anno di prove superate a pieni voti, dimostrando che, con «impegno e progettualità», è possibile creare una realtà in cui nessuno è «incluso» ma di cui tutti fanno parte.

Un anno di progetti per la disabilità

Uno sguardo che certo non si ferma a dicembre ma che guarda già al futuro, ha spiegato la presidente Caterina Galdini nella prefazione che apre il resoconto annuale dell’associazione curato dal professor Giovanni Quaresmini: «così vado a ritroso in questo 2024 che sta concludendosi – ha scritto Galdini - ripercorrendo alcuni degli eventi importanti di questo anno così intenso e che ha visto la nostra cooperativa e i suoi servizi protagonisti».

Impossibile non citare la visita alla sede di via Lograto fatta a marzo della ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, o ancora la collaborazione intrapresa con la Scuola Bottega di Brescia (favorita dall’assessora regionale Simona Tironi) per sostenere la formazione al lavoro dei giovani partecipanti dello Sfa. Ma come dimenticare attività quali il laboratorio di cucina «Il pranzo è servito», l’appuntamento settimanale con lo sport, la festa di carnevale e le pizzate, le lezioni di musica con l’Accademia Musicale di Travagliato, le gite fuori porta e quelle in cui c’era da scarpinare di più (ad Irma con gli alpini, per esempio). Esperienze uniche come «Accoglienza e inclusione in alta quota» al Rifugio Valsorda di Piancogno, il giro in barca a vela con la scuola Fraglia Vela di Desenzano, la mostra allestita in Poliambulanza. Infinite le relazioni consolidate con associazioni (dagli alpini, all’Ambaradan Sotto Sopra, passando per il Gruppo Cammino), singoli (come Ettore Campana, @etto_vololibero, che ha raggiunto le vette del Khunjerab) e con gli operatori.

Nel 2025 il Vomere diventa 3.0

Nemmeno l’ingresso dei ladri, qualche settimana fa, alla Butiga de la Zent ha potuto spegnere l’entusiasmo della cooperativa, che in questi giorni sta festeggiando l’arrivo del Natale e la cui voglia di fare non si ferma mai. «Per me il Vomere è come una squadra – si legge in un messaggio lasciato sull’opuscolo da uno dei ragazzi - dove stare bene insieme con gli operatori e gli altri partecipanti». Punto di partenza per l’anno venturo è la convenzione, firmata a giugno con l’Amministrazione comunale, di concessione di un’area in diritto di superficie per l’implemento dell’attuale struttura del Vomere: «uno sguardo concreto e tangibile verso il futuro con un progetto che abbiamo voluto chiamare Vomere 3.0 in cui vedranno la luce nuovi servizi».
Giulia Contin

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