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Il depuratore ora finisce a Lonato ma i sindaci del Chiese non ci stanno

Avere un depuratore a Lonato, ovvero un metro al di là del confine comunale di Montichiari che comunque scaricherà nel Chiese

Il depuratore ora finisce a Lonato ma i sindaci del Chiese non ci stanno

«Cornuti e mazziati?». Espressione grassa ma rende bene l’idea. Sindaci del Chiese e associazioni che da tempo si battono perché l’ipotesi che i reflui del Garda occidentale non finiscano nel Chiese potrebbero trovarsi nella condizione di arrendersi a decisioni prese dall’alto. Dopo aver lottato strenuamente contro l’assurda ipotesi di due mega depuratori a Gavardo e Montichiari ma soprattutto contro lo scarico dei reflui nel Chiese ora si trovano davanti alla possibilità che comunque, scartata per normative europee l’opzione Gavardo-Montichiari, i reflui da un ipotetico depuratore a Lonato finiscano nel Chiese via Montichiari. Se succedesse, Lonato beneficerebbe di numerose compensazioni e a Montichiari o in altri comuni arriverebbero benefit di sicuro meno sostanziosi con buona pace della salute del Chiese.

I reflui da un ipotetico depuratore a Lonato finirebbero comunque nel Chiese

Ecco perché, giunta la notizia della cabina di regia con protagonisti il vice ministro per l’Ambiente Vannia Gava (Lega Salvini Premier), l’onorevole Mariastella Gelmini (Noi Moderati) e il prefetto di Brescia Andrea Polichetti da cui è uscita forte l’idea di un depuratore del Garda a Lonato, è arrivata immediata la dichiarazione del sindaco di Montichiari Marco Togni che ha gridato ancora una volta, lo aveva già fatto anni fa, un forte NO all’ipotesi di Lonato, dicendosi molto arrabbiato.

 

Il ministero ha parlato di costi ma non di aspetti ambientali

«Tutta sta bomba ecologia con cui la Gelmini ha riempito per anni le pagine dei giornali ora non c’è più? – si domanda Tongi e continua – ora non c’è più fretta di realizzare con urgenza il depuratore di Gavardo al fine di dismettere la sublacuale? Quindi tutte le balle di colpo sono decadute? Le università di Verona e Trento – ricorda il sindaco di Montichiari – in due giorni hanno avallato lo studio comparativo effettuato dall’Università di Brescia dove, a detta del professor Bertanza, la soluzione migliore era Gavardo e Montichiari. Ora invece nel comunicato del Ministero si sbugiarda pure questa cosa adducendo che la scelta di Lonato “offrirebbe vantaggi significativi: costi di investimento e gestione più contenuti e la creazione di un impianto più performante”. Da notare che nel comunicato il ministero ha parlato di costi ma non ha parlato di aspetti ambientali ed infatti la scelta di voler continuare a scaricare nel Chiese è folle. La mancanza di disponibilità di spazi per realizzare il fotovoltaico a Montichiari è solo una scusa, non facciamoci prendere in giro. Spazio a Montichiari per un parco fotovoltaico c’è eccome, anche sull’altra sponda del Chiese tanto poi basta tirare un cavo per alimentare il depuratore.

 

Un’opera-mostro” dal costo spropositato

 

La verità è che le scelte imposte alla succube Acque Bresciane dai poteri forti del Garda, hanno creato un “opera-mostro” dal costo spropositato e ora, non essendoci i soldi, bisogna cercare di riportare i buoi in stalla ma senza dire: “Voi del Chiese per anni avevate ragione e avevate visto giusto, noi purtroppo non vi abbiamo ascoltati e abbiamo sbagliato tutto”. Se fin qui sono già stati spesi milioni di euro per inseguire progetti sbagliati ora bisogna ricominciare da zero e spenderne altri. Tanto paga pantalone. Tra l’altro potrebbe prospettarsi un danno erariale e qualcuno ne dovrà rispondere. Bene quindi abbiamo fatto a segnalare il tutto alla Corte dei Conti che speriamo faccia luce al più presto su tutta la vicenda ma unitamente alla Procura della Repubblica perché la vicenda per chi l’ha vissuta da vicino risulta molto nebulosa».

La battaglia non è finita

Togni è arrabbiato, e molto, ma promette comunque battaglia: «Noi sindaci siamo contrari allo scarico nel Chiese indistintamente da dove ci si alzi la mattina e si decida di fare il il depuratore. Sì, proprio così perché le varie scelte di Gavardo, Montichiari, Lonato non sono frutto di serie e approfondite valutazioni ambientali a partire dalla VAS ma di decisioni, prese da alcune persone a tavolino. Noi continuiamo a chiedere che norme e le leggi siano rispettate. Avere un depuratore a Lonato, ovvero un metro al di là del confine comunale di Montichiari, per avere poi un canale di 10 km che mi scarica nuovamente nel Chiese mi fa arrabbiare molto. Spero non sia una semplice scelta per imbavagliare Montichiari perché ci faremo ugualmente sentire e a voce sempre più alta».