fiamme gialle

Alto Garda: arrestata la sindaca di Riva del Garda, perquisizioni anche a Brescia

Perquisizioni anche all'estero,  attraverso i canali di cooperazione giudiziaria internazionale

Alto Garda: arrestata la sindaca di Riva del Garda, perquisizioni anche a Brescia
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Alto Garda: arrestata la sindaca di Riva del Garda, perquisizioni anche a Brescia.

Terremoto in Alto Garda

Sono scattate le manette nei confronti di nove persone, tra queste un sindaco, imprenditori di rilievo e professionisti: questo è il risultato dell'operazione congiunta di Carabinieri e Guardia di finanza, un vero e proprio terremoto per l'Alto Garda e che ha visto lo svolgersi di perquisizioni anche a Brescia.  L’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Trento, getta luce su un presunto sistema di corruzione e speculazione edilizia che coinvolge politica e imprenditoria locale.

77 le persone indagate

Si parla, nello specifico, di corruzione e associazione a delinquere nell'Alto Garda. Come riportato da PrimaVerona, tra i nomi di spicco figura anche quello della sindaca di Riva del Garda Cristina Santi (Lega). In tutto sono 77 le persone indagate, inclusi  inclusi 11 amministratori pubblici, 20 dirigenti e funzionari di enti locali e società partecipate, membri delle forze dell’ordine, imprenditori e professionisti. Le indagini hanno ipotizzato l’esistenza di una sorta di gruppo affaristico in grado di influenzare e controllare le principali iniziative della pubblica amministrazione, soprattutto nel settore della speculazione edilizia in Trentino-Alto Adige/Sud Südtirol. Gli imprenditori coinvolti si sarebbero resi disponibili a finanziare le campagne elettorali di amministratori pubblici, ottenendo poi agevolazioni, procedure semplificate e concessioni per iniziative immobiliari.

Le province coinvolte

Sono state effettuate oltre 100 perquisizioni nei confronti di altre persone sottoposte ad indagine, società ed enti pubblici territoriali.  Le accuse sono di:  associazione per delinquere, turbativa d’asta, finanziamento illecito ai partiti, traffico di influenze illecite, truffa, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, oltre a diversi reati contro la pubblica amministrazione, tra cui corruzione, induzione indebita, rivelazione di segreti d’ufficio e omissione di atti d’ufficio, nonché violazioni delle norme tributarie legate all’emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Ad essere coinvolte, come detto, la provincia di Brescia così come quelle di Trento, Bolzano, Milano, Pavia, Roma e Verona. Ma anche ben oltre i confini nazionali, all'estero,  attraverso i canali di cooperazione giudiziaria internazionale.

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