Dal Sebino all'Africa per un viaggio missionario con l'Oasi della Mamma dell'amore
È stato un successo il viaggio in Camerun organizzato dall'associazione benefica di Paratico
Dal Sebino all'Africa per un viaggio missionario. Se si eccettua un piccolo incidente stradale occorso al fondatore e presidente Marco Ferrari, è stato un successo il viaggio in Camerun organizzato dall'Opera della mamma dell'amore di Paratico, tra il 7 e il 20 novembre. Accompagnato dalla moglie Elena e dalla figlia Chiara, il presunto veggente fondatore dei due enti benefici (l'Oasi e Opera) del Sebino è stato ospite di importanti esponenti del clero camerunense, e ha stretto i rapporti con diverse altre realtà missionarie in terra africana.
Il viaggio in Camerun di Marco Ferrari con l'Oasi della mamma dell'amore
Nel primo giorno di viaggio Ferrari ha visitato la Nunziatura Apostolica di Yaoundè (capitale del Camerun) incontrandone il titolare monsignor José Antonio Bettancourt. Il secondo giorno la messa in occasione dei 23 anni di fondazione dell’Oasi e dell’Ospedale Cristiano “Notre Dame”.
Nel corso del viaggio si è anche tenuta una importante campagna sanitaria straordinaria, grazie ai fondi messi a disposizione dal Consiglio dell’Associazione. Un'iniziativa che, spiega Ferrari "ha consentito visite gratuite a tutti coloro che si presentavano in ospedale con la possibilità di essere sottoposti anche agli esami del sangue, ecografie e, nel caso, ad interventi chirurgici. Oltre ad alcuni cesarei d’urgenza, sono stati fatti una trentina di operazioni chirurgiche grazie al medico chirurgo presente ogni giorno in Ospedale".
Un pranzo con 500 ospiti offerto dall'associazione
Ferrari ha poi incontrato monsignor Georges, vicario Generale della Diocesi di Ebolowa, l'arcivescovo Paul Richard Gallagher, delegato del Papa per i rapporti con gli Stati e le organizzazioni internazionali, e l’Arcivescovo Metropolita di Yaoundè Jean Barga, insieme al vescovo di Ebolowa Philippe Mbarga.
Momento centrale del viaggio, domenica 17, l'arrivo all'ospedale di Zamakoè. Dopo una Messa celebrata per un gruppo di ragazzi in prevalenza non vedenti, con il canto e con la prima lettura letta con il braille da una ragazza cieca, è stato offerto il pranzo agli oltre cinquecento partecipanti grazie ai fondi stanziati dall’associazione. All'evento hanno partecipato anche Filippo Scammacca del Murgo, ambasciatore italiano in Camerun, e il vescovo emerito Adalbert Ndzana, “padre della nostra Opera e cofondatore dell’Oasi e dell’Ospedale di Zamakoè”.
Per Ferrari si è trattato del 42esimo viaggio "missionario". Unico piccolo intoppo durante le due settimane africane, un incidente automobilistico. L’auto su cui viaggiavano i componenti della spedizione è finita in un fossato procurando, solo a Marco, un trauma alla schiena.