Crolla un muro sul cantiere: muore Valentin, operaio di 44 anni
Originario della Romania, da tempo viveva a Brescia
Crolla un muro sul cantiere: muore Valentin, operaio di 44 anni.
Operaio di 44 anni muore: crolla un muro sul cantiere
Ennesimo incidente sul lavoro: si è verificato ieri (giovedì 31 ottobre 2024) nel comune di Ponteranica (in provincia di Bergamo). Il 44enne Valentin Florin Palade originario della Romania ma da tempo residente a Brescia, era dipendente di una ditta subappalatatrice. Come riportato da PrimaBergamo l'allarme è scattato verso le 11.15 di ieri quando l'uomo sarebbe stato travolto da un muro nel corso delle operazioni per il suo rinforzo. L'operaio stava lavorando nel cantiere Teb per la linea T2 in via Foppetta.
Ad intervenire in codice rosso un'ambulanza, un'automedica e l'elisoccorso ma anche i vigili del fuoco, i carabinieri e il personale di Ats per gli opportuni accertamenti del caso. I soccorritori, purtroppo, una volta giunti sul posto non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del 44enne. Sarebbe infatti morto sul colpo. Resta in ogni caso da ricostruire nel dettaglio l'esatta dinamica dell'accaduto.
I sindacati: «I subappalti limitano la sicurezza»
«In subappalto, e anche in somministrazione. Un uomo di 44 anni è morto mentre lavorava nel cantiere per il treno Teb 2 nella zona di Ponteranica, alle porte di Bergamo. Anche oggi siamo obbligati ad aggiornare la tragica lista delle vittime di incidenti sul lavoro. Sulle dinamiche e le responsabilità aspettiamo che gli enti preposti approfondiscano ogni particolare della tragedia. Intanto torniamo a dire: i subappalti limitano la sicurezza».
Così, Giuseppe Mancin, Daniel Piatti e Luciana Fratus, per le segreterie provinciali di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil hanno commentato l’incidente mortale.
«Attendiamo di conoscere la dinamica esatta dell’accaduto, ma certo colpisce che questo lavoratore fosse in quel cantiere solo da un mese, con un contratto in somministrazione, come d’altra parte – ci risulta – altri 64 lavoratori di Effe 81 impegnati nella stessa opera. L’impresa, poi, sempre per la Teb impiega anche propri dipendenti diretti, ma solo una trentina», hanno aggiunto Alessia Cozzi di Felsa-Cisl, Francesco Chiesa di Nidil-Cgil e Massimiliano Turano di Uiltemp-Uil di Bergamo, categorie a tutela dei lavoratori atipici.
«Da tempo denunciamo quella che è una vera e propria emergenza per la sicurezza del lavoro nei cantieri. Non si sono più scuse - proseguono gli edili dei sindacati -. Torniamo a ribadire che liberalizzare i subappalti porta meno sicurezza e meno tutela per i lavoratori. Per l’avvio di quest’opera era stato siglato un protocollo di legalità, sottoscritto in Prefettura. Dopo avere contrattato con l’azienda la possibilità di accedere al campo base, abbiamo svolto una prima assemblea a settembre, per l’avvio di un presidio fisso di assistenza ai lavoratori, previsto dal mese prossimo. Ora, chiediamo urgentemente un incontro all’impresa committente per un approfondimento su quanto accaduto. È importante rilanciare l’impegno collettivo per evitare di perdere altre vite. Lo si può fare rafforzando la formazione, l’informazione e la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro. Non ci stancheremo mai di sollecitare tutti gli attori sociali, dalle imprese alle istituzioni, a impegnarsi di più per garantire una formazione adeguata per le maestranze. Allo stesso tempo invitiamo i lavoratori a segnalare ai propri Rappresentanti per la Sicurezza, ogni situazione di pericolo o irregolarità che riscontrano nei cantieri».