In piazza per «Non fare di tutta Salò un fascio»
L'obiettivo dell'evento: «interrompere l'inaccettabile associazione tra la città di Salò di oggi e il fascismo»
Una manifestazione «pacifica, trasversale, antifascista» per «Non fare di tutta Salò un fascio ».
In piazza per «Non fare di tutta Salò un fascio»
Questo il titolo ed il senso dell'iniziativa promossa da un gruppo di cittadini autoconvocati ed andata in scena domenica 27 ottobre 2024 in piazza Vittoria a Salò organizzata da Lorenzo Pozzabon e da Alessandro Maccarinelli del gruppo «27 Ottobre», in collaborazione con l'Anpi Medio Garda, Bassa Valle Sabbia, Vobarno e Gargnano sezione Mario Boldini e Arci Salò circolo «Vittorio Zambarda».
«Siamo stati contattati dai giovani salodiani del gruppo 27 Ottobre i quali ci hanno proposto questa iniziativa spontanea e con loro abbiamo iniziato a lavorare per vedere come svilupparla – ha dichiarato Antonio Bontempi dell'Arci Vittorio Zambarda – Ci siamo incontrati per confrontarci sui contenuti e li abbiamo appoggiati al cento per cento. I contenuti sono stati studiati da loro, la nostra volontà e quella dell'Anpi è stata di dare loro carta bianca».
Ad intervenire nel corso del pomeriggio anche il professore Daniele Gelmetti, Giovanni Almici, Alessia Sarti, Valentina Berlanda e Mario Bellini presidente dell'Anpi Medio Garda i quali hanno evidenziato l'intenzione di:
«Interrompere l'inaccettabile associazione tra la città di Salò di oggi e il fascismo. Salò e le aree circostanti, non possono essere ridotte a simbolo di un periodo oscuro della nostra storia, ignorando il contributo fondamentale che molti salodiani e bresciani hanno dato alla Resistenza. La nostra manifestazione vuole ricordare a tutti che la lotta contro il fascismo non è solo una battaglia del passato, ma continua ancora oggi attraverso la difesa attiva e quotidiana dei diritti e delle libertà sociali e individuali».
Una data non scelta a caso
Una data, quella del 27 ottobre, non scelta a caso: si tratta infatti dell'anniversario della Marcia su Roma (28 ottobre 1922) che segnò l'inizio del periodo fascista e il venir meno delle libertà fondamentali. In tale occasione a Salò si tiene solitamente una cena in un noto locale della zona, un evento privato con tanto di polemica puntualmente servita: la prima cena si tenne il 28 ottobre 1947 (con 12 commensali). Il menù era ricco ma mai quanto quello delle edizioni di oggi. All'epoca, infatti, per rendere felice il palato bastava un semplice antipasto, un primo ed un secondo ed un dolce costituito da cachi e frutta secca. Duecento lire il costo di partecipazione. I promotori hanno evidenziato che si tratta di un'occasione per: «ricordare un evento della nostra storia, non fare apologia».
Il pomeriggio di domenica è stato inoltre allietato dalle note di «Oz» nome d'arte di Osasmuede Aigbe di Toscolano Maderno (parte dei Gemini Blue con i quali nel 2022 ha partecipazione a X Factor).