Montichiari

Il Moretto del Lechi finisce su Topolino

Oltre a una storia a fumetti è presente una rubrica destinata ai più piccoli con le opere in mostra a Brescia

Il Moretto del Lechi finisce su Topolino
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Un sistema, quello di Montichiari Musei, che rende Montichiari un’importante realtà di provincia sempre più ricercata dai turisti.

Il Moretto del Lechi finisce su Topolino

«Se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna» recita un  noto  proverbio italiano: così ecco che la Fondazione Brescia Musei ha scelto di puntare anche su una promozione culturale tra i più giovani scegliendo per lanciare la mostra «Moretto, Savoldo, Romanino. Il Rinascimento a Brescia» aperta dallo scorso 18 ottobre a Palazzo Martinengo, uno dei più noti settimanali italiani, certamente il più amato da bambini e ragazzi, ovvero Topolino.

La nota rivista periodica fondata nel 1949 ed edita dalla Arnoldo Mondadori in collaborazione con Walt Disney Company dedica infatti nel numero in edicola questa settimana una storia a fumetti ambientata nella città della Leonessa dal titolo «Gastone e l’illustre Fortunato» oltre a una rubrica illustrata e dedicata ai più piccoli con testi di facile comprensione nella quale sono messi in evidenza alcuni dei ritratti più significativi dell’esposizione di Palazzo Martinengo. Tra questi proprio «Ritratto di un conte Martinengo», opera del Moretto (di cui parliamo in questa pagina), proveniente dal Museo Lechi.

La scelta di Brescia Musei di ricorrere a una pubblicazione per giovanissimi porta in evidenza anche il polo museale monteclarense e più in generale il sistema di Montichiari Musei diretto da Paolo Boifava. Non è però la prima volta che le bellezze culturali monteclarensi finiscono su prestigiose riviste o in libri: nel recente passato infatti basti ricordare il noto storico dell’arte Philippe Daverio che scelse proprio un’immagine del Castello Bonoris come copertina del suo volume «La buona strada. 127 passeggiate d’autore a Milano, in Lombardia e dintorni» pubblicato per Rizzoli Editore, volume che ebbe un grande successo di vendite e di critica. Due anni fa fu invece la volta della rivista Caravan Camper Granturismo, riferimento degli amanti del turismo all'aria aperta, che proponeva un itinerario tra castelli e rocche della provincia di Brescia. E non è stata da meno la televisione: Sky Arte nel 2021 portò addirittura uno scrittore celebre come Carlo Lucarelli a girare la prima puntata della serie «In compagnia del Lupo 2. Il cuore nero delle fiabe» a Castello Bonoris, realizzata a cura di Tiwi con il sostegno della Regione Emilia Romagna.

Del resto la sontuosa dimora voluta dal conte Bonoris ed edificata tra la fine dell’Ottocento e i primi del secolo scorso in stile Neogotico si presta da sempre a essere al centro di iniziative e attività promozionali nonché, da anni, anche quale sede per la celebrazione dei matrimoni civili. Un gioiello storico-culturali che insieme con le altre strutture museali cittadine fanno di Montichiari una realtà di provincia sempre più ricercata dai turisti.

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