Ambiente

Brescia: in arrivo il Piano Aria e Clima per contrastare l'inquinamento dell'aria in città

Attività in questa direzione sono in corso da tempo all’interno del comune di Brescia

Brescia: in arrivo il Piano Aria e Clima per contrastare l'inquinamento dell'aria in città
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Brescia: in arrivo il Piano Aria e Clima per contrastare l'inquinamento dell'aria in città.

Un problema che Brescia condivide con tutta la pianura Padana

Ad annunciarlo il comune di Brescia dopo la notizia di un sollecito alla Procura di Brescia da parte delle persone che, nello scorso luglio, hanno presentato il secondo esposto contro il Presidente della Regione, l’assessore regionale all’Ambiente, la sindaca di Brescia e l’assessora all’Ambiente per segnalare presunte responsabilità sull’inquinamento dell’aria in città. Al primo analogo esposto, presentato negli anni scorsi, la Procura non aveva dato seguito.

"Il problema dell’inquinamento dell’aria in città, che Brescia condivide con tutta la Pianura Padana a causa della particolare conformazione morfologica che caratterizza la sua posizione - hanno fatto sapere - è un tema che l’Amministrazione comunale sta affrontando da tempo e con forza, nei limiti delle competenze che le sono proprie".

"Come rilevato dai dati sugli spostamenti in città, elaborati nell’ambito del Monitoraggio annuale del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums) - che nell’anno 2023 oltre 1 milione di persone ogni giorno si sono mosse da e per il Comune di Brescia - hanno poi continuato - Tale dato mostra un incremento (+12,5%) rispetto all’anno antecedente, per oltre 115 mila spostamenti giornalieri in più, ritornando così ai valori tipici del periodo pre-pandemico (2019). La città, dunque, continua ad avere un forte ruolo attrattore, soprattutto nell’ora di punta, con spostamenti in ingresso superiori al 50% degli spostamenti complessivi. I dati, inoltre, dimostrano come negli spostamenti interni alla città, anche in ragione di distanze più ridotte, si privilegino modalità più sostenibili (trasporto pubblico e mobilità attiva per oltre il 60% dei viaggi), a differenza degli spostamenti di scambio con i comuni esterni, in cui invece si rileva ancora una ben più forte dipendenza dal mezzo privato motorizzato (65%)".

Il Piano Aria e Clima

Per far fronte a questa situazione, è in lavorazione il Piano Aria e Clima, che conterrà tutte le politiche che l’Amministrazione promuove per il contrasto all’inquinamento atmosferico, in particolare in materia di energia, rispetto alle emissioni connesse ai consumi energetici degli edifici, alla mobilità, alla gestione dei reflui zootecnici siti sul territorio comunale.

Come descritto nelle linee programmatiche dell’Amministrazione:

“La principale causa del surriscaldamento globale è la CO2, un gas che non ha effetti diretti sulla salute umana, ma che aumenta l’effetto serra. Brescia sta già facendo la sua parte: l’amministrazione, attraverso il progetto “Un filo naturale”, ha già tracciato le linee guida di Strategia per la Transizione Climatica per la città e, con il PAESC, ha definito le azioni per ridurre le emissioni di CO2 del 50% entro il 2030. In continuità con quanto già pianificato e nel solco del progetto già lanciato, sarà necessario nel prossimo quinquennio dare inizio a un percorso ulteriormente virtuoso, avviando la città alla misurazione della Carbon footprint - CFP, o impronta carbonica, e alla diminuzione delle emissioni di gas climalteranti”.

Varie attività già all'attivo in questo senso

Attività in questa direzione sono in corso da tempo all’interno del Comune di Brescia. Ad esempio, l’ultima variante al Piano di Governo del Territorio, approvata a febbraio di quest’anno, è stata:

"Finalizzata al potenziamento del sistema di cintura verde, all’incremento dell’offerta dei servizi anche ecosistemici, all’incentivazione di processi di rigenerazione urbana e sociale e all’adeguamento alle previsioni di progetti di mobilità sostenibile".

La variante ha recepito, in attuazione del Pums, il tracciato delle linee tramviarie T2 e T3 come elemento strategico per lo sviluppo della rete di trasporto pubblico, funzionale a rendere il territorio comunale più accessibile e la mobilità più sostenibile; ha apposto il vincolo preordinato all’esproprio sulle aree di proprietà privata interessate dal progetto “Sistemazione a verde Tangenziale Sud nel Comune di Brescia” e su ulteriori aree di proprietà privata, con l’obiettivo di dare ulteriore attuazione al potenziamento ecologico e ambientale intrapreso con il progetto di forestazione di iniziativa provinciale.

 

"Stiamo potenziando le opere di mitigazione degli insediamenti collocati fra la Tangenziale Sud e l’Autostrada A4, prevedendo “il trattamento a verde profondo e a piantumazione fitta della fascia a ridosso dell’asse stradale per una profondità di 20 metri e l’implementazione di progetti di rimboschimento per le aree restanti”. La forestazione, realizzata con essenze autoctone, favorirà l’assorbimento di carbonio, in linea con gli obiettivi del Piano nazionale di riduzione dei gas serra e in adempimento al Protocollo di Kyoto. L’area sarà suddivisa in otto comparti che diventeranno “Carbon sink”, ovvero pozzi di assorbimento del carbonio".

Migliaia di nuovi alberi in città

Per scendere ancor più nel dettaglio, dal 2023 il Comune ha provveduto a piantumare migliaia di nuovi alberi in città. Dal 1 marzo 2023 al 30 aprile 2024 nelle alberate stradali e nei parchi urbani sono state messe a dimora 1.168 piante, a fronte di 585 abbattimenti necessari per sopraggiunta vecchiaia, casi di pericolo o morie. Il saldo positivo, dunque, corrisponde a 583 piante che si sono aggiunte al patrimonio arboreo cittadino costituito a oggi da 19.478 piante lungo i viali e le strade e da 42.333 piante nei parchi cittadini. Per quanto riguarda gli interventi di nuova forestazione urbana e periurbana, invece, riguardanti la riqualificazione con piante forestali piccole (di 1-2 anni) di ampie superfici e con densità molto maggiore, dal marzo 2023 al 30 aprile 2024, sono state concluse le forestazioni urbane del Giardino delle Api, Via Malga Bala, Viale Duca degli Abruzzi, Via Acerbi nell’ambito del Progetto “Un filo naturale Strategia di transizione climatica”.

In questo caso sono state messa a dimora di 1.190 piante forestali e da frutto, a cui si sono aggiunti 1.166 arbusti su una superficie di circa 3 ettari. Si è proceduto con la forestazione urbana a ricostituzione della rete ecologica e mitigazione nelle aree di San Polo Parco e San Bartolomeo (tra Parco Marcolini e Tangenziale Monte Lungo), sempre finanziate dal progetto “Un filo naturale Strategia di transizione climatica”, con la messa a dimora di 8.220 piante forestali, a cui sono stati aggiunti 2.740 arbusti su una superficie di circa sette ettari. Si è operato per il rimboschimento della fascia di mitigazione lungo il Fiume Mella con 250 piante forestali e 50 arbusti e per il rimboschimento dell’area pic-nic Monte Maddalena per il ripristino dei danni causati dai nubifragi con 200 piante forestali e 50 arbusti.

Restando nell’ambito ambientale, il Comune di Brescia si sta dotando di un Piano del Verde e della Biodiversità, attualmente in fase di verifica di esclusione dalla Valutazione Ambientale strategica. Il Piano si propone di integrare la biodiversità nel contesto urbano, attraverso l'aumento delle aree verdi, la messa a dimora di alberi, la manutenzione del verde esistente con attenzione alla sua stabilità e la promozione di specie autoctone. Questo contribuisce alla creazione di ecosistemi urbani sani e resilienti, essenziali per affrontare le sfide ambientali moderne. Inoltre, la biodiversità urbana offre benefici tangibili per la qualità della vita, promuovendo il benessere fisico e mentale delle persone attraverso la presenza di aree verdi ricche di biodiversità. Questo è fondamentale per uno stile di vita sano e sostenibile nelle città.

Piano di efficientamento energetico del patromonio immobiliare

L’Amministrazione comunale si è concentrata anche sulle azioni di efficientamento energetico del patrimonio immobiliare pubblico: sono proseguite le attività previste dal progetto di relamping degli edifici scolastici. Nel 2024 è stata portata a termine una prima fase del programma di efficientamento energetico delle 70 scuole del Comune di Brescia. Nell’estate 2024 è stata effettuata la sostituzione dei corpi illuminanti tradizionali con il nuovo impianto di illuminazione a Led ad alta efficienza in sei scuole (primaria Deledda, primaria Calini, primaria Divisione Acqui, infanzia Passo Gavia, infanzia Zammarchi e asilo nido Scoiattolo). Le attività di efficientamento energetico degli edifici scolastici sono proseguite anche attraverso la sostituzione di serramenti: il team A2A Calore & Servizi ha provveduto a sostituire, dal 2017 al 2023, i serramenti in 23 scuole. Questo intervento consente una migliore regolazione della temperatura interna degli edifici, riducendo l’utilizzo dei sistemi di riscaldamento con un conseguente risparmio energetico. Nel 2024 l’intervento ha riguardato la secondaria Franchi e l’infanzia Piaget. Attraverso questi interventi, A2A Calore & Servizi ha evidenziato un risparmio di CO2 pari a 301.562 Kg (calcolato sulla media storica dei consumi degli ultimi quattro anni).

Durante lo scorso anno, A2A ha continuato a sviluppare il sistema integrato Ambiente-Energia, in grado di soddisfare in modo sostenibile il fabbisogno energetico della città, coniugando produzione di energia elettrica e calore, teleriscaldamento e gestione del ciclo dei rifiuti. Un processo virtuoso – riconosciuto dalla Commissione Europea come esempio di eccellenza – che nel 2023 ha consentito di evitare l’emissione in atmosfera di 683mila tonnellate di CO2 (pari a 160mila tonnellate equivalenti di petrolio l’anno, ovvero l’anidride carbonica assorbita da circa 4,5 milioni di alberi). Fondamentale è la rete del teleriscaldamento di Brescia: lunga 682 km, serve quasi duecentomila appartamenti e rende possibile riscaldare gli immobili utilizzando il calore prodotto dai rifiuti, da cicli produttivi industriali o da cogenerazione. Infatti, il Termovalorizzatore di Brescia recupera ogni anno energia elettrica e termica da circa 720.000 tonnellate di rifiuti non altrimenti riciclabili, evitando lo smaltimento in discarica e, al tempo stesso, il ricorso a combustibili fossili per riscaldare e fornire energia elettrica alla città. Le tre linee del Tu generano oltre il 70% del calore distribuito dalla rete del teleriscaldamento di Brescia. Un’eccellenza che è stata ulteriormente migliorata.

A fine 2023 si è, infatti, concluso il progetto di "flue gas cleaning”: un investimento di circa 110 milioni di euro per rendere il Tu ancora più efficiente e sostenibile. Grazie a una tecnologia innovativa è stato possibile generare energia termica in più per 12.500 famiglie a parità di rifiuti trattati, riducendo così l’uso del gas per alimentare la rete del teleriscaldamento e portando il rendimento dell’impianto vicino al 100% (dall’84% al 98%).

Infine, a contribuire all’abbattimento delle emissioni c’è la realizzazione, solo per citare quelli attivati nel 2023, di impianti fotovoltaici negli immobili comunali (come nel Centro civico Casazza, già realizzato, e quello al Centro di accoglienza “Corridoni” in via di completamento), la sostituzione di serramenti (Centro diurno L’Angolo di via Industriale), o il relamping del sistema di illuminazione negli uffici comunali di via XX Settembre e di piazza Repubblica.

Anche grazie a tutto questo, nel territorio del Comune di Brescia la situazione della qualità dell’aria ha evidenziato negli ultimi anni un progressivo miglioramento. Il 2023, per quanto riguarda l’inquinamento da polveri fini, si presenta come il primo anno, dall’inizio del monitoraggio con le centraline Arpa, in cui due centraline su tre presenti sul territorio comunale hanno rispettato tutti i limiti previsti dall’attuale normativa nazionale per le Pm10 e le Pm2,5. Nel 2023 si è osservato il rispetto di tutti i limiti per il Pm2,5 così pure per il Pm10, ad esclusione della centralina del Villaggio Sereno che ha registrato 40 giorni di supero anziché 35. Le concentrazioni medie annuali di Pm2,5, registrate nelle stazioni della rete della qualità dell’aria gestita da Arpa, mostrano una lieve ma costante diminuzione dal 2014 al 2023, e una sostanziale stabilità nel 2022 rispetto al 2021. Il limite di legge, dal 2019 ad oggi, viene rispettato in tutte le centraline.

Per completare l’analisi del particolato atmosferico, sono stati messi a confronto gli andamenti annuali delle misure in provincia di Brescia con i trend regionali: l’analisi conferma il trend di miglioramento per il Pm10 nel corso degli anni anche nel resto della regione. La sfida è quella di mantenersi nei valori limite previsti dalla normativa UE vigente in termini di concentrazioni di PM10, PM2.5, NO2 e Ozono.

"Il Comune di Brescia fa quindi la propria parte per tutelare la salute dei cittadini e migliorare la qualità dell’aria, consapevole della necessità di politiche sovranazionali, nazionali e regionali, che incentivino le buone pratiche".

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