Le sue parole

Iyas Ashkar, la sindaca Castelletti: "Messaggio inopportuno e inappropriato"

"Ho già manifestato la mia linea in modo chiaro, esponendo la bandiera della pace sulla facciata della Loggia, a ottobre dello scorso anno"

Iyas Ashkar, la sindaca Castelletti: "Messaggio inopportuno e inappropriato"
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Iyas Ashkar, la sindaca di Brescia Laura Castelletti: "Messaggio inopportuno e inappropriato".

Il post

I fatti risalgono a domenica 20 ottobre 2024 quando il consigliere comunale di maggioranza eletto nella lista civica della sindaca Laura Castelletti, Iyas Ashkar palestinese, ha pubblicato sul suo profilo Facebook l'immagine di una bandiera della Germania nazista affiancata a quella di Israele, post che ha poi cancellato. Clicca qui per il contenuto. 

Ad intervenire in merito è stata l'Associazione Italia-Israele di Brescia con una nota stampa pubblicata sui suoi canali social nei quali sostanzialmente venivano chieste le dimissioni del consigliere Ashkar.

La sindaca Castelletti rompe il silenzio sul caso Iyas Ashkar

Oggi (martedì 22 ottobre 2024) la sindaca di Brescia ha deciso di rompere il silenzio:

"La recente vicenda che ha coinvolto il consigliere comunale Iyas Ashkar ha sollevato molte, differenti reazioni, sia a livello politico, sia nella comunità bresciana. La condivisione di un post che accosta Israele alla Germania nazista è profondamente sbagliata e contraria ai valori di rispetto e convivenza che Brescia promuove. Questo tipo di linguaggio è inopportuno e inappropriato, specialmente da parte di chi ricopre una carica pubblica - ha premesso - . Condanno fermamente ogni forma di razzismo, antisemitismo e retorica di odio. Il Comune di Brescia, con l'adozione delle linee guida dell'Ihra, votata in Consiglio comunale con voto bipartisan, si è impegnato a combattere tali comportamenti, che non possiamo e non vogliamo tollerare. Ho chiesto una riflessione profonda al consigliere Ashkar, che con la lettera aperta di ieri ha chiarito la propria posizione, ammettendo di aver sbagliato nella forma e nei modi e domandando scusa per aver turbato la sensibilità di chi si è sentito legittimamente offeso da quel post".

Ha poi aggiunto:

"Conosco bene l’integrità del consigliere, che, pur con un pesante coinvolgimento personale, si è sempre battuto per gli ideali in cui crede in modo pacifico e costruttivo. Ritengo, però, che quanto accaduto debba spingere tutti coloro che fanno politica in questa città a considerare con la massima attenzione l’impatto che le parole e le azioni hanno sul nostro tessuto sociale. Temi di carattere internazionale come la questione israelopalestinese non possono diventare terreno di scontro politico, di divisione e odio in una città in cui il dialogo e il rispetto sono sempre stati la base della convivenza civile".

"Ho già manifestato la mia linea in modo chiaro, esponendo la bandiera della pace sulla facciata della Loggia, a ottobre dello scorso anno. Questioni complesse e dolorose come questa devono essere affrontate, e tutti ci auguriamo risolte, nelle sedi internazionali opportune, certo non nel consiglio comunale della nostra città, mettendo in scena un dibattito sterile, che si limita a contrapporre due fazioni".

"Ritengo fondamentale, invece, che tutti noi, come amministratori e cittadini, rinnoviamo il nostro impegno a favore della pace, della comprensione reciproca e della difesa dei diritti umani, promuovendo un confronto costruttivo, volto a consolidare i legami tra tutte le componenti della nostra comunità. Il mese dedicato al Festival della Pace è da sempre pensato per essere strumento di approfondimento su questi temi".

 

 

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