Settore edilizio

Edilizia lombarda, buono il 2023, ristagna il 2024

Edilizia lombarda, buono il 2023, ristagna il 2024
Pubblicato:
Aggiornato:

Nel 2023, il settore edilizio in Lombardia ha registrato una crescita significativa, segnando un aumento dell’8% nel volume d’affari, consolidando il terzo anno consecutivo di espansione. Tuttavia, i primi mesi del 2024 mostrano una situazione di stallo, con una domanda di nuovi progetti in declino, in particolare per il mercato residenziale e delle ristrutturazioni. Il quadro complessivo richiede un’attenta analisi e strategie di adattamento per garantire una ripresa stabile nel prossimo futuro.

Se la buona prestazione dell’anno 2023 è probabilmente da far risalire al sistema di incentivi messo in atto dai governi, non è però del tutto sorprendente la frenata per il primo trimestre del 2024. Tipicamente gli incentivi hanno un effetto limitato nel tempo, poiché le imprese e i privati si affrettano ad approfittarne, creando i presupposti per una temporanea saturazione del mercato.

Oltre a questo, gioca un ruolo abbastanza importante la spinta inflattiva che ha colpito il costo dei materiali e della vita dei cittadini, e non è stata compensata da alcun intervento, per esempio sui salari. Questo mina il potere d’acquisto dei clienti finali, e contribuisce al pessimismo delle imprese di costruzioni.

La soluzione, almeno in parte potrebbe essere data dalle riqualificazioni energetiche. Sebbene anch’esse abbiano goduto di una spinta, già esauritasi, dovuta agli incentivi, rimangono comunque una delle strade segnate per il prossimo futuro, anche in considerazione di come la politica regionale, quella nazionale, e quella europea si stanno muovendo sui temi dello sviluppo delle zone arretrate e della sostenibilità ambientale.

La costruzione di nuovi edifici nei due anni di riferimento

Il 2023 è stato un anno positivo per il comparto edilizio lombardo, in cui il settore ha beneficiato di incentivi come il Superbonus, che ha spinto un aumento della domanda di ristrutturazioni e nuove costruzioni. Gli ultimi mesi dell’anno hanno visto un’accelerazione del +10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questa crescita ha permesso alle imprese di consolidare le loro attività e di vedere un aumento dell'occupazione del 6,1%, a dimostrazione di un settore vivace.

Tuttavia, i segnali per il 2024 non sono altrettanto promettenti. Nei primi mesi dell’anno, il settore ha subito una fase di stagnazione: il numero indice delle costruzioni non ha mostrato alcuna variazione significativa, restando fermo a quota 163,5. Ciò indica un rallentamento nelle nuove iniziative e una diminuzione della fiducia tra gli operatori del settore. L'incertezza si riflette anche nelle aspettative degli imprenditori, che hanno visto un calo della domanda, soprattutto nel segmento delle ristrutturazioni, in forte discesa con -23 punti percentuali, e del mercato residenziale, con una riduzione di 18 punti percentuali.

Questo scenario evidenzia come, sebbene il 2023 abbia chiuso positivamente, le incertezze legate alle nuove regolamentazioni e al progressivo esaurimento degli incentivi governativi stiano influenzando negativamente il mercato edilizio del 2024.

Come il settore può rilanciarsi con la sostenibilità

Per far fronte alla stagnazione prevista nel 2024, l’edilizia lombarda ha un'opportunità concreta per rilanciarsi puntando sulla sostenibilità. Il passaggio a pratiche edilizie più ecocompatibili potrebbe attrarre nuove commesse. Il settore delle costruzioni sostenibili è in crescita in tutta Europa e l'Italia, in particolare, sta investendo in incentivi per promuovere edifici green e rinnovabili.

Tra gli interventi più validi e diffusi per la riqualificazione energetica degli edifici già esistenti, per esempio, particolare attenzione si sta dando all’utilizzo di materiali ecocompatibili o che abbiano un impatto ridotto. Le aziende edilizie quindi potrebbero puntare sull’uso di strutture portanti in legno, porte finestre in alluminio riciclato, e la dotazione di sistemi eolici e fotovoltaici per la produzione energetica delle abitazioni.

L’economia circolare e l’efficienza energetica, due pilastri del futuro dell’edilizia, rappresentano una via d'uscita concreta dalla crisi. Edifici a impatto zero e la riqualificazione energetica delle strutture esistenti possono generare un ciclo virtuoso, creando posti di lavoro e riducendo al contempo l’impatto ambientale. Questo approccio potrebbe inoltre permettere alle imprese edili di diversificare l’offerta, rispondendo alle esigenze di una domanda sempre più attenta alle tematiche ambientali, e mantenendosi più flessibili in previsione di ulteriori cambi di tendenza di un mercato molto altalenante.

In sintesi, per superare la fase di rallentamento del 2024, il settore deve orientarsi verso un modello di sviluppo più sostenibile. La capacità delle imprese di adattarsi a queste nuove esigenze e di cogliere le opportunità offerte dalla sostenibilità sarà determinante per mantenere la competitività e per rilanciare la crescita nel lungo periodo.

Seguici sui nostri canali