Scuola media di Cologne: c'è la luce in fondo al tunnel?
Nelle palestre a breve riprenderà l'attività sportiva: per il rientro degli studenti invece bisognerà attendere l'inizio del nuovo anno
La «speranza» è che il capitolo scuola media si chiuda entro la fine di gennaio. Almeno la questione più urgente, quella del rientro degli studenti che da anni fanno lezione nelle aule mobili nel plesso di via Corioni, «ostaggio» dei cantieri per la riqualificazione sismica aperti ormai dal 2018.
Scuola media di Cologne: c'è la luce in fondo al tunnel?
«Stiamo facendo tutto il possibile per rispettare questa tempistica», ha spiegato il sindaco Francesca Boglioni durante l’ultimo Consiglio comunale quando, relazionando sulle variazioni di Bilancio, è stato citato anche l’argomento temporary school. In cima al programma elettorale, la riapertura della scuola media è la priorità dell’Amministrazione che durante l’estate aveva proceduto all’affidamento diretto dei lavori mancanti, che dovrebbero concludersi nei prossimi mesi.
La luce in fondo al tunnel inizia quindi a intravedersi e, dita incrociate, non sarà un miraggio. Nelle scorse settimane il Comune ha dato incarico alla Cooperativa Sociale Palazzolese di effettuare un intervento di pulizia urgente delle due palestre della scuola media, una più piccola e una più grande, ora libere dagli strumenti di cantiere, con l’obiettivo di attrezzarle adeguatamente e far ripartire per lo meno le attività delle realtà sportive del territorio. Per il rientro degli studenti, «assenti giustificati», bisognerà aspettare l’inizio del nuovo anno.
Il contenzioso con la ditta
Altro discorso invece per il contenzioso legale con la Costruire, la seconda ditta «licenziata» dal Comune per inadempienza, che in primavera aveva raccontato la sua versione dei fatti, lamentando come al contrario sia stato il Comune a non rispettare gli accordi. In ogni caso, proprio da quest’ultima nelle scorse settimana è stata avanzata una proposta conciliativa: la rinuncia alla controversia e la consegna delle certificazioni degli impianti a fronte del pagamento, da parte del Comune, di una somma di 60mila euro. Una proposta rispedita al mittente dal Municipio, intenzionato a chiedere conto dei danni e un risarcimento per i costi sostenuti per il noleggio delle aule temporanee, che oggi toccano (se non superano) il milione e mezzo di euro.