Da Ghedi nessuna risposta sulle telecamere

Da Ghedi nessuna risposta sulle telecamere
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L’Amministrazione di Ghedi non risponde sul funzionamento delle telecamere.

«Tanto i giornalisti scrivono quello che vogliono» è una delle frasi più sentite, scadute e abusate che ai giornalisti capita di intercettare quasi ogni giorno. A volte la si prende per quello che è: una frase sciocca, dozzinale. Soprattutto quando a dirlo è la cosiddetta casalinga di Voghera e non un addetto ai lavori. Eppure c’è un non so che di pretestuoso quando a dirlo sono gli amministratori pubblici. Coloro i quali hanno l’obbligo di rendere conto del proprio operato ai cittadini, anche attraverso i mezzi di comunicazione e quindi i giornali. Se per alcune Amministrazioni è entrato nell’uso comune relazionarsi e confrontarsi con la stampa, per molti rendere conto del proprio operato è una scocciatura superabile. E’ sufficiente non rispondere a messaggi, mail, chiamate. Salvo poi, dopo l’uscita del giornale, lamentarsi perchè la propria posizione non è stata tenuta in considerazione.

C’è addirittura chi preferirebbe utilizzare la stampa come un proprio albo in cui pubblicare all’occorrenza il proprio «comunicatino» rivisto e politicamente cor retto. Un paradosso meno raro di quello che si può pensare. Questa settimana, ad esempio, Ghedi non ha voluto rendere conto dell’operatività del sistema di videosorveglianza che potrebbe essere determinante per rintracciare un pirata della strada. Ma se priviamo i giornali del dovere, prima che potere, di porre agli Amministratori domande di interesse pubblico chi informerà i cittadini di ciò che accade attorno a loro?


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