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Addio a Moira, mamma coraggio, un’instancabile guerriera e amante della vita

Si è spenta a soli 44 anni dopo una lunga malattia

Addio a Moira, mamma coraggio, un’instancabile  guerriera e amante della vita
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Addio a Moira, mamma coraggio, un’instancabile guerriera e amante della vita.

Si è spenta dopo una lunga malattia

Una donna e mamma coraggio, lottatrice fino alla fine, instancabile amante della vita in ogni sua sfaccettatura, nonostante tutto. Si è spenta nei giorni scorsi dopo una lunga malattia, combattuta con grinta e dignità, Moira Treccani , 44 anni, da tempo residente con la famiglia a Brescia ma monteclarense da sempre. Una vita, la sua, tanto difficile quanto ricca di speranza e di forza: la morte prematura dei genitori l'aveva segnata ma non vinta, anzi. Impossibile non ricordare quanta dedizione, quanto tempo, quanto amore aveva donato alla mamma Franca Borghetti, affetta da Sclerosi laterale amiotrofica, che era stata da lei accudita con costanza, giorno dopo giorno, fino all'ultimo respiro.

Moira, del resto, era così: una donna intraprendente, entusiasta e attenta a ogni necessità dei suoi cari e degli amici, generosa e allegra. Di professione macellaia in un'azienda della zona, si era costruita una famiglia con il marito Marco Fossati, impreziosita dalla nascita degli amatissimi figli, Luca e Sara: con loro aveva combattuto la sua ultima durissima battaglia, quella di un tumore alla lingua, raro , ma invasivo e aggressivo che le aveva causato, tra l'altro, una notevole disfagia. Nonostante la sofferenza, dopo l'intervento sostenuto a gennaio che le aveva concesso qualche speranza, si era dedicata ancora di più a vivere in modo pieno, occupandosi dei suoi pargoli e concedendosi anche una vacanza perché così doveva essere: se si doveva morire, lo si sarebbe dovuto fare in piedi, combattendo, come diceva il poeta Vincenzo Cardarelli, «morire sì, non essere aggrediti dalla morte».

Era convinta che per cambiare il mondo, l'umanità, bastasse cambiare prospettiva, guardare oltre il recinto limitato del nostro io e pensare a chi necessita come e più di noi. Soprattutto, come le aveva insegnato la mamma, era doveroso affrontare le difficoltà che il destino ci mette sulla strada, con tenacia, senza mai farsi abbattere. La sua scomparsa, resa ancora più tragica dalla giovane età, ha innescato sui social una catena di pensieri e di ricordi dolci e commossi in quanti hanno l'hanno conosciuta anche solo virtualmente: c'è chi, come Michela, ha così commentato:

«Non ti conoscevo di persona, ma ti seguivo da tempo..la vita è stata avara con te, ma hai sempre avuto il sorriso sulle labbra e hai lottato, sei caduta più volte e ti sei sempre rialzata. Ora da lassù aiuta i tuoi bambini rimasti senza la mamma troppo presto»; altre, come Roberta, l'hanno definita «una leonessa che sfida l'impossibile». «Una notizia inaspettata la tua scomparsa – scrive Monia – ci siamo conosciuti tramite i nostri bambini e mi hai sempre regalato sorrisi e forza di andare avanti, in qualsiasi situazione, prego per i tuoi bambini, per tuo marito, per tutta la tua famiglia e per raggiungerti con il cuore». E ancora Natascia: «Ci siamo conosciuti per caso, siamo stati, insieme alle altre ragazze, compagnia di viaggio. Un viaggio di cambiamento e rinascita, un viaggio un po' difficile a volte, ma ci siamo sempre sostenuti dandoci la forza a vicenda per non mollare mai. Era come stare sulle montagne russe i primi tempi. Non dimenticherò mai quella volta che ti sei comprata il primo jeans ed eri così soddisfatta e felice, a quando ti facevi tutta bella per uscire a cena con il tuo Marco, a quando ci mandavi le foto di Sara e Luca magari il primo giorno di scuola ed eri così felice ed orgogliosa di loro, i tuoi amati amori».

Addio a Moira

L'ultimo saluto a Moira è stato dato la scorsa settimana nella chiesa della Pavoniana a Brescia alla presenza di molte persone giunte anche dalla sua  Montichiari: lascia, oltre a marito e figli, anche il fratello Matia.

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