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"Senza ostetrica non Parto": il nuovo progetto dell'Asst del Garda per il presidio di Gavardo

Roberta Chiesa: “Ringrazio i nostri operatori per la disponibilità e la flessibilità avuta in questo momento di cambiamento"

"Senza ostetrica non Parto": il nuovo progetto dell'Asst del Garda per il presidio di Gavardo
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"Senza ostetrica non Parto": il nuovo progetto dell'Asst del Garda per il presidio di Gavardo.

A Gavardo "Senza ostetrica non Parto"

Il nuovo percorso di presa in carico della gravida a basso rischio ostetrico nel periodo pre e post natale che l'Asst Garda sta organizzando dopo la sospensione del punto nascita a partire dal primo luglio 2024 nel Presidio Ospedaliero di Gavardo.

Da ottobre

Si sono concluse le otto settimane nelle quali veniva garantita la presa in carico delle donne gravide in autopresentazione, settembre sarà quindi un mese di transizione per la realizzazione del nuovo progetto da ottobre. Durante il mese di luglio è stata effettuata una capillare campagna informativa della sospensione del punto nascita e grazie anche allo stretto monitoraggio degli accessi in Pronto Soccorso, si è vista una naturale e progressiva riduzione dei casi di autopresentazione delle donne in procinto di partorire, fino ad arrivare nel mese di agosto all’azzeramento dei trasferimenti verso altri punti nascita.

A Nozza di Vestone

Oltre ad aver mantenuto la gestione dell’attività ginecologica programmata e in emergenza è iniziato un graduale potenziamento dei servizi ostetrici territoriali. Infatti, dal 23 luglio 2024 è attivo tutti i martedì mattina alla casa di Comunità di Nozza di Vestone un ambulatorio per l’assistenza alla gravidanza e al post partum e incontri con la puericultrice per la cura del neonato e la promozione dell’allattamento al seno.

La stessa attività prosegue a Gavardo il giovedì mattina all’interno dei Poliambulatori e nel Consultorio di Salò:

“Ringrazio i nostri operatori per la disponibilità e la flessibilità avuta in questo momento di cambiamento, credo che il supporto delle ostetriche sul territorio possa rappresentare un valore aggiunto per la salute delle donne dei neonati e delle loro famiglie – commenta Roberta Chiesa, Direttore Generale dell’ASST Garda –

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