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Peste suina africana, si aggrava la situazione: questa mattina convegno online di Confagricoltura Brescia

Alle 10.30 sui canali social di Confagricoltura Brescia

Peste suina africana, si aggrava la situazione: questa mattina convegno online di Confagricoltura Brescia
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Peste suina africana, si aggrava la situazione: questa mattina convegno online di Confagricoltura Brescia.

Si aggrava la situazione in Lombardia riguardo alla Peste suina africana

Una situazione che nelle ultime ore in Lombardia si è aggravata. Per tale motivo, accogliendo le prescrizioni del nuovo commissario Psa Giovanni Filippini, che prevedono anche il divieto di assembramenti tra allevatori, Confagricoltura Brescia ha deciso di svolgere in modalità esclusivamente online (in streaming), a scopo precauzionale, il convegno "Il nostro modello di suinicoltura. Dall'emergenza alle prospettive: superare le criticità per essere più sostenibili", in precedenza calendarizzato per oggi (venerdì 30 agosto 2024) alle 10.30 alla fiera di Orzinuovi.

Come fare per partecipare

Per seguire l’incontro, che prevede la partecipazione, tra gli altri, dello stesso Filippini e dell’assessore all’Agricoltura Alessandro Beduschi, chiamati a dare risposte ai dubbi e ai timori degli allevatori bresciani, ci si dovrà semplicemente collegare ai canali social Facebook e Youtube di Confagricoltura Brescia.

È scontato dire che la situazione è delicata e c’è la paura che possa sfuggire di mano.

“È una scelta politica abbattere i cinghiali, gestire la fauna selvatica – affermano Rudy Milani, presidente nazionale suinicoltori di Confagricoltura, e Giovanni Garbelli, presidente di Confagricoltura Brescia, entrambi relatori del convegno di questa mattina alle 10.30 -, ma anche indennizzare gli allevatori per i danni che stanno subendo è una scelta politica. Noi di Confagricoltura non possiamo fare altro che schierarci dalla parte degli allevatori e chiedere ristori immediati per gli allevamenti coinvolti, una moratoria seria e intelligente dei mutui, adeguata alla situazione, e, soprattutto, un intervento duro per fermare il problema, per non trasformare un disastro in un’apocalisse, ovvero abbattere i cinghiali. Può essere vero che ci sono state delle disattenzioni da parte allevatoriale, ma è altrettanto vero che denunciamo una fauna selvatica fuori controllo da 15 anni. Se di colpe vogliamo parlare, non sono solo da una parte. Noi siamo come sempre a disposizione per collaborare, ma l’epoca delle pacche sulle spalle è finita, perché la Psa è qui, alle porte di Brescia e di Cremona”.

 

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