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"Legacy: Materia-Storia-Identità", la mostra è stata prorogata fino al 2 marzo 2025

Nelle Sale dell'Affresco del Museo di Santa Giulia

"Legacy: Materia-Storia-Identità", la mostra è stata prorogata fino al 2 marzo 2025
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"Legacy: Materia-Storia-Identità", la mostra è stata prorogata fino al 2 marzo 2025.

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La mostra in questione è ospitata nelle Sale dell'Affresco del Museo di Santa Giulia a Brescia. Il fruitore avrà modo di assistere ad un viaggio emozionante nell'universo visivo di Gabriele Micalizzi (Milano, 1984), uno dei più importanti reporter di guerra degli ultimi anni, tra i fondatori del collettivo Cesura, ma anche autore di scatti di tema umanitario, sociale e artistico.

50 immagini inedite

La rassegna, uno degli appuntamenti più attesi della VII edizione del Brescia Photo Festival, (promosso da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con il Ma.Co.f – Centro della Fotografia Italiana e quest’anno declinato attorno al titolo Testimoni), presenta 50 immagini, alcune inedite, che consentono ai visitatori di conoscere il linguaggio espressivo di Gabriele Micalizzi e il suo interesse per tecniche poco convenzionali, svelando aspetti sperimentali e meno noti del suo lavoro.

La retrospettiva di Massimo Sestini

A partire dal 24 settembre 2024 al 2 marzo 2025, la personale si accompagnerà alla retrospettiva di Massimo Sestini, ospitata dal Museo di Santa Giulia, dal titolo Zenit della fotografia, che racconta la trasformazione del nostro Paese attraverso lo sguardo di un assoluto protagonista della fotografia italiana.

Il progetto, per la prima volta in un grande museo pubblico, presenta una selezione di immagini capaci di raccontare oltre quarant’anni di carriera del vincitore del World Press Photo Award 2015 nella categoria General News, con particolare attenzione ai temi a lui cari, come l’immigrazione e i principali episodi della storia italiana contemporanea: la strage di Capaci, il naufragio della Costa Concordia, il terremoto dell’Aquila, la tragedia della Moby Prince, il funerale di Giovanni Paolo II, il funerale di Benedetto XVI e molto altro.

Al visitatore sarà quindi consentito di affrontare un inedito accostamento a due differenti approcci al photo reportage: quello di Sestini, dall’alto, zenitale, con le funamboliche imprese aeree che lo hanno reso noto nel mondo; quello di Micalizzi, dall’interno, con lo spirito partecipativo di chi vive anche sulla propria pelle, il conflitto bellico.

Alcuni scatti sono inoltre conservati all'interno della Cantina Freccianera Fratelli Berlucchi con apertura il prossimo 22 ottobre.

In evidenza uno scatto di Alberto Mancini.

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