Castegnato

Asilo nido a rischio, e con lui il mezzo milione del Pnnr. A Castegnato interviene l'opposizione

L'opposizione incalza la maggioranza della neosindaca Patrizia Turelli

Asilo nido a rischio, e con lui il mezzo milione del Pnnr. A Castegnato interviene l'opposizione
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I fondi del Pnrr ottenuti per la realizzazione del nuovo asilo nido di Castegnato verranno utilizzati oppure andranno "persi"?
A porre la domanda è la Civica Castegnato che, tramite un’interrogazione consigliare, ha sollecitato la sindaca Patrizia Turelli e la maggioranza sul tema del nido e la (sempre più stringente) scadenza per l’accesso ai fondi ministeriali.

Mezzo milione del Pnrr  a rischio

Il rischio di perdere il contributo, ben 500mila euro che avrebbero permesso di ampliare la scuola materna Sabin per creare 24 posti per l’asilo nido, ha spinto l’opposizione, con la capogruppo Giulia Bonomelli e il consigliere Gianluca Cominassi, a mettere per iscritto perplessità e domande circa il futuro del progetto. L’iter, iniziato nel 2021 dalla precedente Amministrazione con il bando La scuola del futuro (andato in bianco, vista l’esiguità delle risorse stanziate), ha trovato sbocco concreto nel 2024, a ridosso delle elezioni di giugno, quando però è arrivato il cambio di guardia.

Il progetto del micronido alla Statale

Sembra, infatti, che il progetto di un micronido da sviluppare presso la scuola statale (nel braccio sud dell’edificio) non sia nelle linee programmatiche del governo Turelli. L’intenzione sarebbe invece quella di potenziare l’offerta della paritaria Regina Margherita (nella foto in alto), che, tuttavia, per la sua natura giuridica privata non può essere destinataria di fondi Pnrr.

«Cosa intende l’Amministrazione comunale, in termine concreti e pratici, con la frase “Potenziare le strutture esistenti per soddisfare la domanda crescente e garantire un’istruzione di qualità fin dai primi anni di vita facendo avanzare il progetto di ampliamento del nido sito presso la struttura Regina Margherita”? - ha scritto Bonomelli - Viste le scadenze del Pnrr, e il rischio di perdita del finanziamento, vorremmo conoscere il cronoprogramma di massima dell’intero procedimento ed il nome dei progettisti che dovreste aver già incaricato qualora aveste nel merito intenzioni serie».

Una possibile occasione mancata (non sfruttare i 500mila euro) anche per l’ex sindaco Cominassi, che, precisando l’arrivo delle risorse poco prima delle urne, ha aggiunto:

«I tempi sono stretti ma ci si può dare da fare per perseguire questo obiettivo, mettendosi sotto e lavorando, come stanno facendo altri Comuni finanziati».

 

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