Non solo Parigi: il Dojo di Pontevico vola in Giappone
A Tokyo hanno più volte conquistato sia individualmente che a squadre il tatami
Mentre il mondo era con lo sguardo fisso alle olimpiadi di Parigi, Pontevico rimaneva invece con il fiato sospeso per i propri karateka de “Il Dojo”, che a Tokyo hanno più volte conquistato sia individualmente che a squadre il tatami, in occasione del sesto JKS Karate-Do International Cup. Così Camilla Tomaselli, Francesca Ongari, Letizia Bosio, Alba Opizzi, Luca Favagrossa, Kevin Gatti, Ankit Pal, Gabriele Zecchinel, Francesco Carnevale e Filippo Fortunato (che purtroppo non è potuto partire a causa di un infortunio) hanno affrontato un percorso di ulteriore crescita personale e sportiva iniziato ben due anni fa.
Arti marziali "olimpiche"
La loro dedizione e il loro impegno sono stati premiati: un sogno che si realizza nella terra nipponica che diede vita a questa disciplina. Un sogno che si manifesta come tale grazie all’insegnamento tipico del maestro Giampaolo Ghizzardi. «Il nostro spirito di praticare le arti marziali è molto simile allo spirito olimpico che si respira in questi giorni - ha commentato il maestro - Cerco di spronare i ragazzi e le ragazze di impegnarsi al massimo al di là del risultato, con lo stimolo di gareggiare e affrontare un avversario li spinge ad affrontare e superare i propri limiti. Imparano ad accettare e analizzare la sconfitta come primo passo verso una crescita personale, replicabile nella quotidianità dinnanzi alle prove non solo a carattere sportivo bensì professionale, formativo e sentimentale. Questa coppa del mondo lo ha addirittura accentuato e spronato».
«Questa esperienza unica vissuta a Tokyo, così come lo è il Karate che sa forgiare carattere e spirito oltre alle prestazioni fisiche di chi lo pratica. Grande orgoglio per Il Dojo, ma altresì per la nostra comunità, grazie all’incetta di medaglie: un oro e quattro bronzi - ha commentato il vicesindaco Marcello Migliorati, assessore con delega allo Sport - Un risultato molto importante per una società sportiva giovane, quindici anni di presenza a Pontevico, un gruppo stupendo basato sulla dedizione allo sport ma anche all’affetto tra atleti stessi della scuola, come l’esempio nel caso di Filippo, con un legame unico e reciproco tra lui e la squadra giunta in Giappone. Questa è la mission de Il Dojo, e ci riesce, rispecchia i veri valori dello sport trasmessi dal suo fondatore Ghizzardi».
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