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Un treno tra lago e aeroporto

In fase di studio un progetto per collegare il Catullo di Verona con il Garda

Un treno tra lago e aeroporto
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Un nuovo collegamento ferroviario tra l’aeroporto Catullo di Verona e il lago di GardaE’ questa una delle opere su cui si sta lavorando e che il vice Premier e Ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture Matteo Salvini ha anticipato lunedì mattina a Palazzo Todeschini, in occasione dell’inaugurazione del nuovo presidio della Guardia costiera.

25 anni Guardia costiera

Il 29 luglio infatti a Desenzano è stato celebrato il quarto di secolo della Guardia costiera sul Garda ed è stato inaugurato il nuovo presidio desenzanese. Presenti i sindaci di tutto il lago di Garda, i rappresentanti delle tre regioni (Lombardia, Veneto e Trentino), delle province e le autorità civili e militari.

«Oggi è una giornata importante per ilGarda, non solo Desenzano, perché oltre ad essere desenzanesi siamo gardesani e offriamo il nostro territorio per la sicurezza di tutto il lago - ha dichiarato il primo cittadino di Desenzano Guido Malinverno - La Guardia costiera è sempre presente, se vedete questo lago bello e sicuro è merito loro. Un grazie quindi a voi per gli interventi sia di soccorso sia di prevenzione».

Durante la mattinata è stato firmato anche il Protocollo d’intesa tra la Guardia costiera, le tre regioni e la Comunità del Garda.

«Voglio ringraziare la presenza della Guardia costiera: in questi 25 anni è stato fatto un lavoro enorme, si è passati da una solo motovedetta a un servizio che viene offerto ai residenti e ai turisti per tutto l’anno, 24 ore su 24 - ha aggiunto la presidente della Comunità del Garda, Mariastella Gelmini - Questo servizio è la prova concreta della sicurezza delle acque del lago: sono state salvate vite ed evitati eventi tragici».

Lago di Garda

Un ringraziamento agli uomini e alle donne della Guardia costiera è arrivato anche dal Ministro Salvini: «I numeri delle vite salvate sono qualcosa di assolutamente straordinario ma anche fosse solo una, quella vita fa la differenza. Stiamo lavorando con l’ammiraglio Nicola Carlone per potenziare con uomini e mezzi i presidi. Avere un centro di coordinamento in Lombardia - da milanese ovviamente dico a Milano - per i laghi Maggiore, Como e Garda sarebbe sicuramente un passo avanti non indifferente. L’acqua è un mezzo straordinario di trasporto, business, turismo ma va conosciuta, soprattutto quella del lago che in molti, ahimè, sottovalutano. Il lago, con la sua profondità e i suoi venti, è una creatura straordinaria che va rispettata. Così come la montagna, non va affrontata a cuor leggero come se nulla fosse».

In merito alla presenza sul Garda ha aggiunto: «Questo è un modello di collaborazione tra sponde diverse, province diverse, regioni diverse - non scontata - che vi rende merito. È il bello della collaborazione positiva che fa rima con autonomia».

Nuove opere

Come detto, il Ministro ha anche anticipato alcune opere in fase di progettazione. «Stiamo ragionando su altre due nuove iniziative per potenziare la bellezza e la presenza sul Garda. RFI ha in progettazione il collegamento - ovviamente i tempi non sono rapidissimi - tra l’aeroporto di Verona e la rete ferroviaria storica Brescia/Verona con una nuova antenna che raggiunga le principali città turistiche del Garda. Perché il “Green deal” non arriva con le tasse o con l’auto elettrica per tutti ma offrendo la possibilità di lasciare la macchina e di prendere il treno. Quindi il collegamento aeroporto di Verona, stazione di Verona e Garda è una cosa sulla quale RFI sta lavorando, così come sono in corso i lavori in alcune località (e in altre partiranno) per una Ciclovia su cui si stanno investendo più di 200 milioni di euro. Per offrire il Garda su due ruote però in sicurezza».

Per quanto riguarda la Corda Molle invece: «Ci sono alternative al pedaggio che gli enti e la società concessionaria stanno valutando. Il Ministero resta a disposizione per ascoltare tutte le parti coinvolte».

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