Il futuro corre sul nuovo ponte
Cominceranno in autunno i lavori di costruzione del viadotto sulla sp573: un’opera che cuba 20 milioni di euro e 30 mesi di lavori
L’attesa è finita. Partiranno in autunno i lavori di realizzazione del nuovo ponte di Palazzolo: un’opera che cuba 20 milioni di euro e 30 mesi di lavori, di importanza strategica non solo per la viabilità della città e della Franciacorta, ma anche per collegare la sponda bresciana e bergamasca del fiume Oglio.
Nuovo ponte di Palazzolo: partono i lavori
Del progetto si era iniziato a parlare nel 2018, quando dalle indagini effettuate sul viadotto (tuttora sottoposto ad alcune restrizioni sul transito dei mezzi sopra le 25 tonnellate) erano emerse delle gravi criticità strutturali. Scartata l’ipotesi di una riqualificazione, la provincia aveva imboccato la strada della costruzione ex novo di una nuova struttura, che verrà realizzata poco più a sud di quella attuale: un cantiere inizialmente previsto per la fine del 2023 e slittato a questo autunno (appaltati a fine luglio, i lavori cominceranno a inizio novembre), mentre il costo totale ammonta a 20 milioni di euro, di cui 14 di fondi ministeriali e 6 a valere sulle casse provinciali.
Lungo complessivamente 236 metri e largo 14,5 (di cui 10,5 di carreggiata), dotato anche di un marciapiede e di una pista ciclabile, il nuovo ponte sarà realizzato in calcestruzzo e acciaio, con un impalcato inferiore a 2 metri, leggerissima. La campata centrale e le due adiacenti saranno sostenute da un sistema di 40 stralli (i cavi) che verranno ancorati all’impalcato e agganciati alle antenne del viadotto: un effetto scenico a ventaglio valorizzato dall’installazione di alcune luci a led sulle pile e sulla cima delle antenne, che serviranno anche per segnalare la presenza del ponte di notte evitando possibili pericoli per gli uccelli. La tutela della biodiversità è stata infatti una delle linee guida del progetto del ponte che, non poggiando più nell’alveo dell’Oglio, permetterà di ripristinare il contesto naturalistico su un’area di quasi 22mila metri quadrati che verrà rimessa a verde e restituita alla flora e fauna locale.
Una volta terminato il nuovo ponte, quando la viabilità sarà stata deviata in via definitiva, si procederà a smantellare quello vecchio (operazione che richiederà circa 3 mesi e mezzo) che nel frattempo continuerà a servire la viabilità, seppur con qualche restrizione dovuta a demolizioni parziali realizzate in corso d’opera per permettere la posa dei pilastri.
Un’opera strategica
La realizzazione del nuovo ponte sul fiume Oglio è un’opera strategica e di grande importanza perché si tratta di un collegamento essenziale tra le province di Brescia e Bergamo,
ha commentato il sindaco di Palazzolo sull’Oglio, Gianmarco Cossandi che assieme al presidente della Provincia Emanuele Moraschini, al consigliere delegato Paolo Fontana e alla dirigente del settore stradale Pierpaola Archini giovedì ha annunciato l’avvio dei lavori durante un incontro in Broletto: il ponte sulla sp573 infatti rappresenta l’unica alternativa percorribile al nodo dell’A4.
Sono soddisfatto che questo complesso percorso giunga a compimento: sono consapevole che durante i lavori si potrebbero avere delle ripercussioni sul traffico, anche se si opererà per minimizzare il più possibile l’impatto di un cantiere così esteso,
ha concluso ringraziando la Provincia che, in fase di progettazione ha tenuto conto anche delle richieste del comune come il collegamento con via Bravadorga, l’illuminazione stradale, i raccordi tra le piste ciclabili (che permetteranno di potenziare la rete della mobilità dolce), l’attenzione al ripristino del verde e alla mitigazione dell’impatto ambientale.
Salvo imprevisti, il viadotto verrà completato entro la fine del 2027.
Un progetto bello e ambizioso, che riqualifica la viabilità e rappresenta un bel biglietto da visita per la nostra provincia,
ha concluso Moraschini.