Tener-a-mente Festival: l'ultima pagina della 13esima edizione la scrive Passenger
A sette anni dall'ultima volta sul palco vista lago di Gardone Riviera: "Mi sento così fortunato a suonare in un luogo splendido come questo"
di Veronica Crescente
Cala il sipario sulla 13esima edizione del Tener-a-mente Festival
Tener-a-mente Festival: l'ultima pagina della 13esima edizione la scrive Passenger.
É andato in scena ieri (lunedì 29 luglio 2024) l'ultimo concerto dell'edizione 2024 del Tener-a-mente Festival. Cala quindi il sipario sull'evento estivo per antonomasia dell'estate gardesana, nato e cresciuto per mano delle sorelle Rita e Viola Costa di Ripens'arti. Un evento al quale si deve riconoscere il pregio di portare sul suggestivo (e unico nel suo genere) palco vista lago dell'anfiteatro del Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera la grande musica internazionale e italiana snocciolata, quest'anno, in sedici appuntamenti (compreso l'evento dedicato alla parola scritta di Più Luce! con la curatela di Paola Veneto).
Passenger, una serata da sold out
L'ultima pagina (da sold out) della 13esima edizione è stata scritta da Passenger (nome d'arte di Mike Rosenberg): il pluripremiato artista si è presentato sul palco indossando il suo puro talento e con tra le braccia la sua chitarra. Un mix tanto essenziale quanto vincente dal quale ha preso vita la magia. Nell'anfiteatro, ospitato all'interno della residenza che fu di Gabriele d'Annunzio, frammenti di una brezza di straordinaria emozione hanno iniziato a circolare tra il pubblico presente, visitando ogni singolo spettatore che ha afferrato a modo suo quel pezzo di canzone riportandolo a momenti della propria vita o, magari, proprio in quel momento ha potuto legare a quelle note una parentesi di esistenza destinata a diventare ricordo.
Artista talentuoso con la stoffa dell'intrattenitore (anche senza musica), in Mike Rosenberg appare evidente il frutto di una lunga esperienza maturata praticando il busking (suonare per strada) come spesso ha ricordato, e con orgoglio, durante la serata: lo stare a così stretto contatto con le persone lo ha reso incredibilmente comunicativo anche dal palco dal quale ha interagito senza sosta con il pubblico mostrando una grande simpatia e una umiltà degna dei più grandi.
"Mi sento così fortunato a suonare in un luogo splendido come questo"
Ha dichiarato appena salito sul palco. Per poi aggiungere con una dose di sana ironia:
"Dovete sapere una cosa - ha detto - Io ho una sola canzone famosa, e non è Let it go di Frozen".
Un gioco di autoironia che ha replicato nel corso della serata. Il riferimento è naturalmente alla sua canzone della svolta, la famosissima "Let her go" parte dell'album "All the little lights" uscito il 24 febbraio 2012 del quale ha eseguito, oltre alla title track, anche brani quali "Lifes's for the Living"; "Things that Stop You Dreaming"; "Holes" e "I hate". "Let her go" si riconferma una hit (da 2miliardi di streaming e 3,5milioni di visualizzazioni su Youtube) di assoluta presa sul pubblico: musicalmente e dal punto di vista testuale traghetta all'introspezione, alla riflessione, spesso dolorosa, su ciò che perdiamo e sul rimpianto che ne deriva:
"Hai bisogno della luce solo quando si sta spegnendo, ti manca il sole soltanto quando inizia a nevicare, ti rendi conto di amarla solo quando la lasci andare".
C'è stato inoltre spazio anche per un classico come "The Sound of Silence" di Simon & Garfunkel.
Un finale ....in bellezza
A Mike Rosenberg, che è tornato sul palco del Vittoriale degli Italiani a distanza di sette anni dall'ultima volta, il merito di aver chiuso in bellezza (e simpatia) un'altra fortunata stagione del Tener-a-mente Festival. Con la nostalgia che caratterizza, come sempre, questo momento ma con la consapevolezza che, ancora una volta, la grande musica ha trovato ospitalità sul Garda, a Gardone Riviera, nella casa museo tra le più visitate al mondo.