Garda

Goletta dei Laghi 2024: sul Garda bresciano inquinati 5 punti su 6

Tutti i punti analizzati sono peggiorati tranne la foce del Rio Lefà in località Roina a Toscolano Maderno

Goletta dei Laghi 2024: sul Garda bresciano inquinati 5 punti su 6
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Goletta dei Laghi 2024: sul Garda inquinati cinque punti su sei.

Dati

Martedì mattina sono stati presentati i dati relativi ai campionamenti e alle analisi effettuati sul Garda con Goletta dei Laghi. Sui complessivi 12 punti campionati, risultano fortemente inquinati ben cinque punti su sei sul versante bresciano (foce del canale nei pressi della spiaggia in località Le Rive a Salò, foce del torrente nei pressi del porto a Padenghe sul Garda, foce del Rio Lefà in località Roina a Toscolano Maderno, foce del rio nell’Oasi San Francesco del Garda a Desenzano delGarda e foce del torrente in località Santa Maria di Lugana a Sirmione) e tre foci su sei sulla sponda veronese del Garda (Marra, Bosca e Rielo). Per quanto riguarda il confronto con i dati del 2023 negli stessi punti, quest’anno peggiorano cinque punti su sei sulGarda lombardo (tutti tranne la foce del Rio Lefà in località Roina a Toscolano Maderno, che anche lo scorso anno aveva mostrato concentrazioni al di sopra dei limiti di legge) e tre punti su sei sul veronese.

Goletta dei Laghi

«Sarà importante dare seguito a questi risultati con provvedimenti che mettano al centro la tutela della salute pubblica e la salvaguardia dei fragili ecosistemi lacustri – commenta Mirko Laurenti,portavoce della Goletta dei Laghi - La cronaca di questi ultimi giorni riporta che in una zona collocata sulla sponda veneta del Garda è stato vietato l’uso di acqua potabile a seguito di vari casi di gastroenteriti causati da un virus. L’aspetto che ci colpisce e che avvalora la necessità di interventi immediati sul lago è proprio il sospetto che sia stato l’innalzamento del livello del Garda ad aver influito sulla contaminazione dell’acqua della rete acquedottistica. É noto che il consumo di suolo continui a essere un grosso pericolo su cui agire per evitare il rischio idrogeologico».

Legambiente Lombardia

«Da anni Goletta dei Laghi prova ad affrontare le criticità segnalate dai cittadini o dai circoli Legambiente. Come ripetiamo sempre, le nostre analisi non danno patenti di balneabilità ma sono utili ad individuare le acque non depurate che ancora si riversano a lago dagli sfioratori di piena o provenienti dall’entroterra – dichiara Elena Ferrario, vicepresidente Legambiente Lombardia - Il lago di Garda ha una pressione antropica molto alta dovuta all’eccessiva cementificazione e ai 9 milioni di turisti che solo sulla sponda lombarda si riversano ogni stagione sulle spiagge gardesane. Una situazione questa in cui massima deve essere l’attenzione alla qualità delle acque. Come ci dice l’Europa nella direttiva 2000/60/CE, tutte le acque devono essere di buona qualità, non solo dove ci si bagna. Per questo monitoriamo anche le foci dei fiumi e le acque dei porti».

Legambiente Veneto

«Il lago di Garda costituisce un patrimonio idrico, economico e ambientale fondamentale non solo per la Lombardia o il Veneto ma a livello italiano ed europeo – conclude Luigi Lazzaro, presidente Legambiente Veneto - Le acque e il territorio del lago non possono conoscere confini amministrativi, regionali o provinciali, per questo Legambiente da sempre sostiene la necessità di una valutazione unitaria che porti alla condivisione di tutti i piani e i progetti che possono avere ricadute a livello ecosistemico e/o di area vasta».

Wwf Bergamo-Brescia

Anche Paolo Zanollo, di Wwf Bergamo-Brescia ha voluto commentare questi dati con un duro attacco: «Basta nascondere le criticità, il lago è in sofferenza. Da anni siamo alle prese con specie invasive in aumento e specie autoctone a rischio estinzione, scarichi fognari, contaminazione da Pcb, canneti in diminuzione, la cementificazione delle rive: ora anche le gastroenteriti. È il tempo di cambiare modello di sviluppo, di lavorare per la salubrità del lago e di smetterla di pensare al Garda come un parco divertimenti per turisti e basta».

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