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Università di Brescia: dati di occupazione superiori alla media regionale e nazionale

Questo quanto emerge dal XXVI Rapporto AlmaLaurea sul Profilo dei laureati italiani

Università di Brescia: dati di occupazione superiori alla media regionale e nazionale
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Università di Brescia: dati di occupazione superiori alla media regionale e nazionale.

Ottimi risultati

Questo quanto emerge dal XXVI Rapporto AlmaLaurea sul Profilo dei laureati italiani: i dati occupazioni dei laureati triennali e magistrali dell’Università degli Studi di Brescia si confermano superiori alla media regionale e nazionale. L’88,8% dei laureati triennali trova lavoro ad un anno dalla laurea (79% la media regionale), 88,1% il tasso di occupazione dei laureati di secondo livello (81,1% la media regionale, 75,7% quella nazionale). In particolare, sale al 95,6% (94,6% del 2023) la percentuale dei laureati magistrali biennali occupati a cinque anni dalla laurea. In aumento anche la percentuale di laureati che ritengono il titolo conseguito efficace per il lavoro svolto e le retribuzioni medie, che arrivano in media sui 2 mila euro mensili netti per i laureati magistrali a ciclo unico.

Ad evidenziarlo è il XXVI Rapporto AlmaLaurea sul Profilo dei laureati italiani. Ad essere messe sotto la lente, in particolare, 78 università facenti parte del Consorzio. Ed in particolare l'attività di 300mila laureati nel 2023, coinvolti 660mila laureati di 78 università di primo e secondo livello del 2022, 2020 e 2018. Gli stessi sono stati contattati dopo uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo.

"Premiata la qualità dell'offerta formativa"

Sono stati indagati in totale, dal punto di vista della situazione occupazionale, 4.454 laureati dell'Università degli Studi di Brescia. I dati si concentrano sull’analisi delle performance dei laureati di primo e di secondo livello usciti nel 2022 e intervistati a un anno dal titolo e su quelle dei laureati di secondo livello usciti nel 2018 e intervistati dopo cinque anni.

«I dati del 2024 confermano l’alto tasso occupazionale dei nostri laureati, anche quest’anno più alti rispetto alla media regionale e nazionale - commenta il Rettore prof. Francesco Castelli – Questi risultati, insieme all’aumento della percentuale di laureati che ritengono il titolo di studio conseguito utile per la propria carriera lavorativa, confermano le scelte strategiche della nostra Università e premiano la qualità dell’offerta didattica orientata a preparare al meglio i nostri studenti, accompagnandoli ad affrontare con successo e soddisfazione il proprio futuro professionale».

 

 

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