Garda

L'Ateneo di Salò celebra i 460 anni di storia

Le celebrazioni si terranno nei locali del Salo'tto della Cultura in via Leonesio 4

L'Ateneo di Salò celebra i 460 anni di storia
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L'Ateneo di Salò celebra i 460 anni di storia.

460 anni di storia per l'Ateneo di Salò

Oggi (lunedì 20 maggio 2024) si celebrano i 460 anni di storia dell'Ateneo di Salò. Le celebrazioni si terranno nei locali del Salo'tto della Cultura in via Leonesio 4.

Ateneo di Salò Onlus è l’Istituzione culturale più longeva dell’intera area benacense, una delle più antiche di Lombardia, Veneto e Trentino. Nato il 25 dicembre 1810 per decreto, è l’erede diretto, senza soluzione di continuità, dell’Accademia degli “Unanimi” istituita a Salò il 20 maggio 1564, giorno consacrato a S. Bernardino da Siena.

Il 9 marzo 1936, per iniziativa dal Commissario Prefettizio guido Lonati, l’Ateneo viene eretto in Ente morale. Ancor oggi mantiene tale impronta, con l’aggiunta della precisazione di onlus. Dieci anni fa ha definito nel proprio statuto l’ambito territoriale di competenza, che corrisponde all’intero Garda occidentale bresciano e alla Valle Sabbia. Oltre a varare l’annuale programma accademico, e incentivare la pubblicazione di nuovi studi, l’Ateneo di Salò pubblica il periodico le Memorie, cui collaborano Soci e studiosi anche esterni al sodalizio.

Il programma

Oggi alle 15 è prevista l'apertura della sede e la visita della biblioteca e dell'archivio dell'Ateneo. Al suo interno sono conservati ben 29mila libri, tra questi anche esemplari rari e preziosi. Presenti inoltre oltre 10mila documenti d'archivio, dipinti, stampe e scultura.

Nel corso delle celebrazioni verrà presentato anche il fondo Pasini acquistato di recente dall'Ateneo di Salò. Alle 16.30 si terrà invece il concerto per voce e piano con Gerardo Chimini al pianoforte, Luisa Bentivoglio  e Cristina Klein soprano. A seguire un brindisi finale.

Nomi illustri

Tra i Soci dell’Ateneo negli ultimi due secoli meritano una menzione Giuseppe Brunati, docente del Seminario bresciano;esperto di epigrafia romana, di greco ed ebraico antico e amico di Antonio Rosmini (dei due si conserva un interesse carteggio); Gabriele d’Annunzio, membro onorario; il suo medico dottor Antonio Duse (recente è l’assegnazione in comodato all’Ateneo della sua corrispondenza col Vate eseguita per volontà del nipote dott. Vittorio Pirlo).

 

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