Intitolata una via al dottor Giuseppe Palmieri
La cerimonia ha avuto luogo questa mattina: consegnata alla figlia anche la benemerenza civica
Un segno di riconoscimento, ma anche l'ulteriore promessa che non sarà dimenticato. E' stata inaugurata questa mattina, domenica 12 maggio a Borgo San Giacomo, una vita al dottor Giuseppe Palmieri.
Intitolata una via al dottor Giuseppe Palmieri
Dopo essere entrato nei cuori di chi ha avuto l’onore di conoscerlo, lo storico dottore amorevole di Borgo San Giacomo si inserisce anche nella storia con l’intitolazione di una via. Stamattina alla cerimonia ufficiale si sono uniti gli amici di famiglia, i conoscenti e l’Amministrazione comunale che ha colto l’occasione per consegnare alla figlia Mariateresa l’attestato di civica benemerenza per il Dott. Palmieri per l’impegno nella cura e attenzione ai pazienti della comunità di Borgo San Giacomo con professionalità e umana dedizione.
Da oggi, 12 maggio, chi avrà l’occasione di passeggiare lungo il viale alberato costeggiando la staccionata al termine di via Kennedy (di fronte al Family), volgendo lo sguardo verso l'alto, potrà ammirare la scritta che riporta il nome dello stimato medico e portare così alla memoria quei ricordi indelebili legati ad un uomo di altri tempi, che ha fatto della medicina uno stile di vita. Non un semplice lavoro, il suo, ma una mission che ha portato a termine fino alla fine.
Il dottor Palmieri
Il dott. Giuseppe Palmieri nasce a Castelnuovo Monterotaro il 18.04.1901 da Vincenzo Palmieri e Ardes Mariateresa, da una generazione di medici. Il padre, difatti, così come il nonno esercitavano già la professione di medico e agli studi di medicina si dedica anche Giuseppe che si laurea in medicina e chirurgia all’università Federico II di Napoli a 23 anni nel 1924. E’ il 1929 quando arriva a Borgo San Giacomo, un paese di campagna, prettamente agricolo, un una società dove la figura del medico era una riferimenti fondamentali, il cui ruolo era anche assistere ai parti, dare consulenza dentistica e fare piccoli interventi di medicazione e sutura, il tutto in una stanza dedicata ad ambulatorio presso il palazzo municipale. Qui incontrerà la moglie la dottoressa Irene Andreetti, dalla cui unione nasce il 19.01.50 Marateresa.
Era una persona di poche parole, faceva i fatti a prescindere fosse meridionale. Spesso si pensa ai meridionali come persone espansive, caciarone invece lui era l’opposto. Non si risparmiava mai, esercitava anche a casa all’occorrenza ed era a disposizione tutti i giorni e a tutte le ore. A volte veniva chiamato anche durante la notte e per questo spesso non andava a dormire a letto ma rimane sul divano. Il suo impegno era dedicato al suo ruolo di medico poi veniva la famiglia, ma nonostante questo non ci ha mai fatto mancare nulla.
Ha raccontato la figlia Mariateresa.