A scuola di sicurezza stradale: giovani a lezione con le Forze dell'ordine
al CFP Don Arcangelo Tadini la giornata di educazione stradale con le forze dell'ordine
Una mattinata all’insegna dell'educazione stradale tenuta dalla Polizia Stradale quella di mercoledì 24 aprile al CFP Don Arcangelo Tadini di Montichiari dove si è svolto un evento di sensibilizzazione riguardo i pericoli della strada. L’incontro è stato tenuto dagli agenti della Polizia Stradale di Montichiari e di Desenzano.
La strada è piena di insidie
Ci sono i pedoni, i ciclisti e i motociclisti, i cosiddetti utenti deboli della strada, e poi ci sono coloro che guidano le autovetture, i camion, i pullman e altri mezzi pesanti, i cosiddetti utenti forti. Non dimentichiamo i monopattini che ad oggi costituiscono uno dei maggiori pericoli sia per chi il monopattino lo guida, sia per chi con il guidatore di monopattino condivide la strada.«Perchè sí, la strada è condivisione. Ogni giorno veniamo in contatto con altri che hanno storie diverse, ma che in comune hanno la necessità di usarla la strada. È per questo che dobbiamo essere responsabili. Non bisogna bere né fare uso di sostanze stupefacenti . Queste sono le basi, lo sanno tutti, ma non tutti applicano questa regola. Ed è lì che il livello di pericolo di imbattersi in un incidente, si alza.» spiega l’agente del Comando di Desenzano, presentandosi informalmente ai ragazzi.
La strada non è un circuito
«È importante che non ci sia né alterazione del corpo, né del mezzo che stiamo utilizzando. Inoltre è bene ricordarvi che quando uscite a fare serata e avete bevuto, e così anche i vostri amici, è meglio chiamare la mamma o il papà per farvi venire a prendere in discoteca. Non c’è nulla di cui vergognarsi. Dobbiamo pensare che anche se i genitori, dopo essere venuti a prendervi nel locale dove vi siete ubriacati, si arrabbiano, saranno sempre fieri di voi per aver fatto la scelta di chiamarli anziché mettervi alla guida.» fa eco il Comandante del distretto Monteclarense. In occasione della giornata, come simbolo di «il problema non è la velocità, ma bensì gestirla. La strada non è un circuito, non è necessario andare veloci», erano presenti, oltre agli agenti di polizia rappresentanti dell'Associazione Ufficiali di Gara «Tre Valli» di Brescia, anche un equipaggio partecipante al Campionato Rally.