"Concorso Fotografico delle Terre Basse 2023": trionfa Danilo Bassani
Il vincitore è stato proclamato ieri al castello di Padernello
Il “Duomo vecchio di Brescia” immortalato da Danilo Bassani, comense ma milanese d’adozione (come tiene a precisare), il vincitore della prima edizione del “Concorso Fotografico delle Terre Basse 2023”. Uno scatto che racconta, attraverso un gioco di luce, la sacralità e la dimensione mistica del luogo.
"Concorso Fotografico delle Terre Basse 2023"
Al castello di Padernello, ieri (domenica 24 marzo 2024), è stato svelato il verdetto dei giurati Luisa Bondoni, docente di storia della fotografia e curatrice del Museo Nazionale della fotografia di Brescia; Fabio Cigolini, Direttore del Museo Nazionale della fotografia di Brescia; Silvano Peroni, Delegato Regionale Lombardia Est FIAF, Virginio Gilberti di Fondazione Castello di Padernello; Giovanni Benzoni presidente dell’Associazione Terre Basse, l’assessore alla cultura di Borgo San Giacomo Silvia Sbruzzi.
Secondo classificato Marco Riccardi col “Santuario Santa Maria del Giogo”, a seguire “L’Antica Ghiacciaia a Scorzarolo” di Diego Bernardini e “Formigola” di Michele Cesare Baronio.
“Poteva sembrare un tema semplice, in realtà credo non lo sia stato – ha spiegato Bondoni - perché quando ci si trova di fronte ad un genere ed una tematica così ampia personalizzare uno scatto è l’aspetto più difficile. Il concorso si inseriva nell’anno in cui Brescia e Bergamo sono state capitali della cultura. Dove il focus è stato il centro cittadino dimenticandosi di quello che si trova al di fuori del centro storico. Questo concorso ha permesso di far conoscere ciò che si trova intorno a queste due importanti città. Mi piace ricordare come la fotografia sia documento, reportage, rappresentazione di ciò che abbiamo di fronte agli occhi. Viviamo in un momento storico in cui siamo ossessionati dall’intelligenza artificiale, che non ci permette di distinguere la realtà e l’autenticità della fotografia. Ricordiamo che la fotografia è scrittura di luce e soprattutto presenza. Dobbiamo sempre fotografare quello che abbiamo davanti, che abbiamo visto, vissuto e abbiamo potuto interpretare attraverso il nostro pensiero il nostro sguardo. Un’esperienza come questa è stata fondamentale per ribadire come la fotografia sia un racconto di ciò che abbiamo di fronte”
L’iniziativa
L’iniziativa ideata da Silvia Sbruzzi, Leo Ziglioli, Massimo Moretti, Pierangelo Gatteri, Massimo Garda, alla sua prima edizione è stata organizzata dal Comune di Borgo San Giacomo Fondazione di Castello di Padernello ets, con la collaborazione del Museo Nazionale della Fotografia di Brescia. Una finestra aperta sulle bellezze custodite nel territorio di Brescia e Bergamo. La kermesse si inserisce all’interno del progetto Laboratorio Padernello 2030 frutto del lavoro emblematico con Le Terre Basse, dove nel fermento di ideali. 58 i partecipanti.
“Le idee nascono dai singoli ma poi si sviluppano e crescono solo quando incontrano persone sensibili che ne riconoscono e condividono il valore – come ha spiegato Sbruzzi a nome del Deus ex machina all’inaugurazione della mostra fotografica avvenuta il 9 marzo 2024 – Questi scatti narrano luoghi e mestieri che custodiscono tradizioni. Sono monito per guardare oltre a quello che conosciamo, fissare la memoria dei tesori, per imparare a difenderli e tutelarli".
Le immagini