Colto da un malore, morto un 51enne
Vano ogni soccorso: per Riccardo Paderno, volto noto del panorama calcistico, non c'è stato niente da fare
Purtroppo non c'è stato nulla da fare. Un 51enne, Riccardo Paderno, ha perso la vita a seguito di un malore nel pomeriggio di oggi, sabato 23 marzo, a Rudiano.
Colto da un malore, morto un 51enne
L'allarme è scattato intorno alle 14. La tragedia ha avuto luogo in vicolo Asilo. Un 51enne (questa l'età riportata da Areu, Agenzia Regionale Emergenza Urgenza) ha avuto un malore in auto, mentre si trovava nel parcheggio, e per lui è stato vano ogni soccorso. I medici hanno potuto solo costatarne il decesso.
La macchina dei soccorsi si è attivata immediatamente e ancora prima si erano già dati da fare alcuni presenti, che hanno messo in atto le manovre di rianimazione in attesa dell'ambulanza. Sul posto si sono precipitate due mezzi di soccorso avanzato, l'infermierizzata da Chiari e la medica da Orzinuovi, con l'ambulanza della Rovato Soccorso, ma non c'è stato niente da fare nemmeno con il massaggio cardiaco praticato dai soccorritori. A Rudiano sono giunti anche i Carabinieri della Compagnia di Chiari.
Il dolore di una comunità
Classe 1972, impiegato nell’area commerciale di un'azienda, era conosciuto soprattutto per la sua grande passione per il calcio. Un mondo che in gioventù aveva vissuto come calciatore, nel cuore del rettangolo verde, per poi spostarsi a bordo campo: prima come aiuto allenatore nel settore femminile, poi come tifoso numero uno dei figlio, che ha sempre accompagnato e incoraggiato per tutto il suo percorso calcistico.
«Io e lui eravamo come due fratelli, ci conoscevamo fin dai primi calci tirati sul campo e dopo anni ci siano ritrovati a Rudiano: i nostri figli hanno 9 giorni di differenza», ha raccontato Alessandro Mondini, che con il 51enne condivideva non solo il cuore bianconero di un vero juventino, non solo una passione, ma un’amicizia di quelle rare, indistruttibile, che si declinava dentro e fuori il campo. «Per sei anni siamo stati nello stesso staff tecnico, io come allenatore, lui come vice: era la mia ombra e in lui ho sempre riposto la massima fiducia», ha continuato ripercorrendo l’esperienza che li aveva portati ad allenare il settore femminile a Mozzanico e Presezzo (nella bergamasca) e poi a Montorfano Rovato calcio, conclusa sei anni fa quando Paderno aveva deciso di concentrarsi sulla carriera del figlio, ora in forze alla Pro Palazzolo che si è unita al lutto del suo giocatore.
Genuina, sincero, schietto, mai sgarbata. Dalle parole dei conoscenti emerge il ritratto di una persona con tante qualità e pochi difetti, «un personaggio solare, capace di coinvolgere tutti: per per è stata una figura preziosa e fondamentale».
Mancherà, Riccardo. Agli amici, ai conoscenti e a tutto un territorio ancora senza parole che martedì si stringerà alla moglie Barbara, ai figli Martina e Matteo, per l'ultimo saluto.