Lo strano caso del monumento con le sole date di nascita: «Sulle lapidi siano incisi i nomi dei morti e non quelli dei vivi»
Il tema è stato sollevato in occasione dell’approvazione del Regolamento cimiteriale
Novità per il regolamento dei cimiteri a Orzinuovi tra polemiche e promemoria di quanto fatto in passato.
Regolamento cimiteri
Tra i punti toccati durante il Consiglio comunale sul tema ci sono state delle questioni, sollevate dal consigliere di minoranza Ambrogio Paiardi, che sono state approfondite e discusse. Una su tutte la presenza di un monumento con indicate le sole date di nascita dei proprietari, realizzata quando alcuni di loro non erano ancora deceduti. Una «prassi» alquanto strana, sulla quale dopo la discussione il Consiglio è convenuto per cancellarla: sulle lapidi, d’ora in poi, ci devono essere i nomi dei morti e non dei vivi. Ma andiamo con ordine.
La presentazione del regolamento
L’assessore Luca Bulla ha presentato i punti salienti del nuovo regolamento, che punta a uniformare la legislazione di Orzinuovi con quella in vigore in Lombardia dal 2019. Cominciando dalle norme sulla sepoltura di animali domestici. «Questa legge riguarda anche le disposizioni per la sepoltura degli animali d’affezione, perché c’è sicuramente anche questa sensibilità ed è corretto regolamentarla - ha commentato - La disposizione è quella di poter effettuare la sepoltura del proprio animale nel loculo con appositi criteri e in apposite teche ma anche solo per seppellire l’animale d’affezione stiamo valutando una zona che potrebbe essere idonea per chi non la sepoltura con sé».
I benemeriti
Tra le segnalazioni dei cittadini c’è poi stata la richiesta di chiarire la regolamentazione per la sepoltura di cittadini benemeriti all’interno del campo santo. Nel capoluogo esiste già una cappella dove riposano le persone che hanno ottenuto questo riconoscimento ma si provvederà ad allargare la disposizione anche nelle frazioni.
L’accesso per i cani
Affrontato anche il tema dell’accesso ai cimiteri con cani e altri animali: «La normativa non limita o vieta l’ingresso dei cani nei luoghi e negli esercizi pubblici con l’unica eccezione di non farli entrare a contatto con sostanze alimentari, questione che per ilcimitero non sussiste - ha spiegato - Non c’è un espresso divieto quindi si è deciso di normare accesso dei cani mettendo delle regole di comportamento, più per il padrone che per l’animale stesso, se si ritiene di voler portare anche l’animale d’affezione a visitare il luogo dove riposa il proprio caro si potrà farlo purché al guinzaglio, con la museruola e purché si possa poi procedere eventualmente anche alla pulizia come educazione e decoro comportano»
L’intervento di Paiardi
Il punto più curioso però è stato sollevato durante la discussione. «Nel regolamento cimiteriale dovremo valutare anche l’opportunità di non mettere tutta la famiglia quando morirà, con i nomi: sui monumenti si dovrebbero poter mettere i nomi di chi è morto e non di chi è ancora in vita» ha detto il consigliere Paiardi.
A rispondere immediatamente la presidente del Consiglio Giovanna Zanotti, che ha ribattuto: «Io sono d’accordo con te ma c’è chi non lo è stato in passato, qualche piccolo “vantaggio” c’è stato - ha ammesso - E’ un qualcosa che non ho mai accettato, addirittura un signore venne in ufficio vent’anni fa e chiese di poter lasciare la fotografia con il nome e cognome chiedendo di incidere solo la data di nascita, aveva detto “Ho un appartamento a Trieste, lo lascio al Comune”. Noi abbiamo risposto ovviamente di “No, i morti sono morti e i vivi sono vivi”. Ci fu un altro amministratore che invece disse: “A me va bene mettere foto dei vivi” ed è andata così, non siamo stati noi». Dopo una piccola discussione Paiardi ha concluso: «Io chiedo di metterlo per iscritto nel Piano regolatore cimiteriale, ilcimitero è un luogo di defunti e quindi c’è una contraddizione di base».
Il monumento con fotografie e sole date di nascita
In Consiglio non si sono fatti nomi ma il segreto di Pulcinella in paese è stato preso svelato. Noi abbiamo voluto verificare. Passeggiando nel camposanto effettivamente qualcosa di singolare l’abbiamo trovato: un momento con fotografie in cui sono presenti solo le date di nascita. Abbiamo chiesto a qualcuno degli orceani presenti se l’avessero mai notato. «Quando hanno messo il monumento alcune di queste persone non erano già morte, sono morte dopo - ha commentato uno di loro - E’ l’unica tomba così qui al cimitero». Una «tradizione» orceana, che tuttavia è destinata a... morire.