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Abbandono rifiuti a Brescia: oltre 1.400 le sanzioni elevate nel 2023

Numeri in calo rispetto al 2022

Abbandono rifiuti a Brescia: oltre 1.400 le sanzioni elevate nel 2023
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Abbandono rifiuti a Brescia: oltre 1.400 le sanzioni elevate nel 2023. Questo quanto è emerso dal report della squadra di Polizia locale specializzata.

Abbandono rifiuti in calo

Sono 1.410 le sanzioni elevate nel 2023 per abbandono di rifiuti dalla squadra Antidegrado della Polizia Locale di Brescia. Si tratta di numeri in calo rispetto all’anno precedente (2.504) motivati soprattutto a causa della grande mole di eventi organizzati in occasione di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023 che ha fortemente impegnato gli agenti della Polizia Locale in servizi di presidio e sicurezza. Ma la volontà è di recuperare immediatamente le numerose attività di contrasto all’abbandono dei rifiuti, tanto che in primavera verranno installate tre nuove foto-trappole in zone boschive o alberate per aumentare i punti di visione su particolari zone della città più soggette allo scarico abusivo di rifiuti.

 

Squadra Antidegrado

La Polizia Locale di Brescia si è dotata di una specifica squadra Antidegrado fin dal 2016. La scelta avvenne in concomitanza con la volontà dell’Amministrazione comunale di modificare radicalmente il sistema di raccolta dei rifiuti urbani, passando dalla raccolta con cassonetti aperti alla raccolta porta a porta delle singole frazioni (carta, plastica, vetro), con conferimento del residuo in dispositivi a calotta controllata. Il gruppo di operatori della Polizia Locale, adeguatamente formato, ha da sempre avuto come compito primario il contrasto all’abbandono dei rifiuti, cosa che il passaggio a cassonetti chiusi e controllati avrebbe potuto incrementare. Gli agenti, che operano sul territorio in abiti civili e veicoli di copertura, sono stati abilitati all’accesso alle banca dati anagrafica comunale e lavorano in stretta collaborazione con gli ispettori ambientali dell’ente gestore Aprica.

La squadra specializzata Antidegrado svolge l’attività a partire dall’ispezione dei rifiuti abbandonati con la collaborazione di operatori Aprica, si occupa del loro recupero, oltre a gestire il flusso dati delle apparecchiature informatiche e tecniche a disposizione del nucleo. Nello specifico si tratta di 20 fotocamere (dette foto-trappole), 2 telecamere mobili installate su altrettanti veicoli di copertura e 3 foto-trappole mobili di recente acquisizione e in via di sperimentazione.

Dal 2023 il gruppo di lavoro accede a una casella email a cui la segreteria del Comando inoltra esposti e comunicazioni sull’abbandono dei rifiuti. Gli esposti transitati attraverso questo sistema riferiti all’anno 2023 sono stati oltre 500: si tratta di sollecitazioni che giungono dai cittadini e da alcune istituzioni come i Consigli di Quartiere. Di questi esposti, 343 sono stati vagliati con sopralluoghi documentati.

Il gruppo opera in stretta sinergia con il Settore Tutela Ambientale del Comune di Brescia e con il Settore Sportello dell’Edilizia poiché spesso le situazioni di degrado riscontrate sfociano in procedimenti amministrativi o penali per i quali si attivano per competenza tali settori.

I componenti del gruppo antidegrado hanno anche accesso alla banca dati dell’Albo nazionale Gestori Ambientali e controllano in tempo reale quali veicoli e aziende operino legittimamente nel campo del trasporto e della manipolazione dei rifiuti sul territorio della città, e non sono rare le violazioni di mancato possesso del Formulario Identificazione Rifiuti o la mancanza totale dei titoli autorizzativi al trasporto rifiuti.

Il punto sulla situazione

Recentemente è stata analizzata la situazione utenze/dotazioni per la raccolta dei rifiuti del Comune, accertando che, nonostante sia obbligatorio e piuttosto semplice munirsi delle dotazioni necessarie (badge, sacchi, bidoni) prendendo appuntamento negli uffici del gestore, ben 4.000 utenti non le hanno mai ritirate. Gli agenti stanno quindi procedendo a sanzionarli col presupposto che queste persone, non potendo aprire i cassonetti, non siano in grado di conferire correttamente le frazioni. Il settore Tutela Ambientale, inoltre, ha aperto procedimenti di tipo amministrativo a carico di utenti che utilizzavano la calotta e la tessere solo pochissime volte durante l’anno, chiedendone le motivazioni. La collocazione della strumentazione tecnologica in uso alla squadra Antidegrado (fotocamere fisse e mobili, foto-trappole e videocamere mobili) è decisa seguendo uno schema di priorità costruito sulla base delle segnalazioni pervenute dal territorio, dalle istituzioni e dall’esperienza maturata negli anni da parte del personale dedicato.

Oltre alla collocazione degli strumenti, in contemporanea sono anche stati affissi oltre cento cartelli segnaletici deterrenti e identici a quelli contenenti le fotocamere in modo tale che fosse difficile distinguere se un presidio fosse controllato digitalmente o meno. In sostanza, le postazioni virtuali risultano essere oltre 120, di cui 20 con gli strumenti effettivi e attivi.

Rispettando una logica di rotazione ed efficacia, le fotocamere vengono spostate in un anno in altre 15 postazioni in modo che, per ogni anno solare, i controlli fissi avvengono in 35 siti diversi.

Ogni fotocamera scatta di norma circa quattro milioni di fotogrammi alla settimana, generando una mole di informazioni molto alta. Mediamente, i fotogrammi da visionare ogni settimana in carico ad un operatore sono dell’ordine di 1.500/2.000, a cui vanno aggiunte anche tutte le videoregistrazioni delle 2 fotocamere mobili installate su due veicoli di copertura senza insegne.

Nuove fotocamere

Di recente acquisto sono tre fotocamere di livello qualitativo diverso che sono state scelte per essere collocate in punti particolari del territorio dove sarebbe impossibile installare quelle fisse o quelle montate sui veicoli (come per esempio zone alberate o boschive).  Queste foto-trappole, finalizzate alla ricerca di eventi gravi e penalmente rilevanti (qualificabili giuridicamente come abbandono di rifiuti), non hanno bisogno di alcuna segnalazione e comunicano direttamente con il server del Comune trasmettendo le immagini in real-time degli eventi rilevati. Per questi tre ultimi apparecchi sono in corso le procedure d’installazione e le verifiche digitali di trasmissione dei dati. L’entrata in funzione è prevista per la prossima primavera.

I contenitori Green Box (destinati al conferimento del verde di utenze domestiche) sono stati spesso luogo di abbandono di rifiuti per le loro caratteristiche di essere aperti, esposti e quindi molto vulnerabili. Proprio per questo motivo, dall’Amministrazione comunale è stata operata la scelta di una graduale dismissione del sistema Green Box destinato ad essere sostituito (per la prima volta a Brescia) da un sistema di raccolta a tariffa puntuale di contenitori dedicati assegnati alle singole utenze.

Non sono mancate le azioni repressive, soprattutto verso aziende del settore manutenzione del verde che, talvolta, hanno preferito conferire nei Green Box il materiale di risulta della loro attività anzichè servirsi delle strutture dedicate al ricevimento del materiale di sfalcio che, se non proveniente da verde pubblico, è da trasportare con formulario rifiuti essendo qualificato rifiuto speciale non pericoloso.

Di pari passo con le attività di controllo è stato avviato, già dal 2016, un sistema di monitoraggio e controllo degli abbandoni di rifiuti eseguito anche dagli ispettori ambientali di Aprica, che hanno ricevuto la qualifica abilitante a tale attività dopo un corso di formazione svolto con la Polizia Locale e aver sostenuto un esame di idoneità.

Gli ispettori ambientali hanno avuto così titolo a poter segnalare gli illeciti conferimenti attraverso l’accertamento diretto durante il loro servizio. Gli ispettori ambientali, accertato l’abbandono illecito, dopo aver ispezionato il rifiuto e riscontrando riferimenti o elementi utili riconducibili al soggetto, compilano una scheda qualificata corredata dai dati essenziali dell’ispezione e da un book fotografico. Tali atti di accertamento vengono inviati agli uffici del Comando che a loro volta li analizzano e, certificando la bontà di quanto documentato, elaborano l’istruttoria che porta alla redazione del verbale di accertamento di violazione.

Tale attività ha assunto gradualmente importanza nel modus operandi del contrasto al degrado che implementa l’attività di accertamento e completa l’operato della Polizia Locale per a contrastare il degrado urbano.

 

In evidenza un'immagine d'archivio.

 

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