Lo sviluppo della tecnologia accompagna anche la medicina che diventa sempre più all’avanguardia. Da inizio marzo, infatti, la realtà virtuale entra nella Breast Unit degli Spedali Civili di Brescia.
Alla Breast Unit arriva la realtà virtuale
Dai primi di marzo, grazie al generoso contributo dell’Associazione ESA-Educazione alla Salute Attiva, la realtà virtuale accompagnerà il percorso delle pazienti seguite in Breast Unit. Il progetto nasce dall’esperienza della dott.ssa Clelia Malighetti, dottore di ricerca (PhD) e psicologa-psicoterapeuta della Breast Unit, da tempo impegnata nello studio e nell’impiego delle nuove tecnologie per la cura e la ricerca in ambito psicologico. Lo studio, progettato dalla dott.ssa Malighetti e già approvato dalla commissione etica e dall’ingegneria clinica degli Spedali Civili di Brescia, è il primo rivolto alle pazienti con tumore alla mammella che si propone di migliorare la qualità della loro vita attraverso l’uso di scenari virtuali immersivi fruibili tramite caschi virtuali. Tutto questo anche grazie ad ESA, che ha contribuito regalando cinque visori per realtà virtuale, che serviranno per portare avanti questo studio innovativo per la salute mentale e il benessere psicologico.
Il progetto
Il progetto prevede che ogni paziente partecipi a cinque sedute di gruppo, condotte dalla dottoressa Malighetti; ogni gruppo coinvolgerà cinque pazienti in fase iniziale di malattia, per un totale di almeno 50 signore che utilizzeranno i cinque visori di realtà virtuale. Ogni incontro prevede uno scenario virtuale diverso, basato su specifiche metafore narrative che saranno elaborate e trattate con la psiconcologa al fine di sollecitare la riflessione sulle proprie emozioni e risorse positive.