Michael Schumacher, l'ex campione rimane nel cuore di Lonato
Giancarlo Tinini della CRG di Lonato lo ricorda delineando l’icona dell Formula 1, ma soprattutto l’amico che è stato nel corso degli anni
«Ho sempre creduto che non ci si debba mai, mai, arrendere e continuare a lottare anche quando c’è una piccola, piccolissima chance» disse una volta l’icona del motorsport Michael Schumacher che fece di questo pensiero il pilastro della sua carriera. Il 4 gennaio Schumacher ha compiuto 55 anni, mentre lo scorso 29 dicembre 2023 sono trascorsi 10 anni da quel terribile incidente con gli sci: 10 anni di silenzi e riservatezza, 10 anni di mancanza per chi, il motorsport, e soprattutto la Formula 1, ce l’ha nel cuore. E chi ha la Formula 1 nel cuore si sente in qualche modo legato ai grandi di questa categoria come Villeneuve, Senna, Lauda, Hamilton, l’attuale campione del mondo Max Verstappene, ovviamente, il Kaiser Schumi.
Michael Schumacher, l'ex campione rimane nel cuore di Lonato
Per i tifosi della Scuderia Ferrari, Michael Schumacher rappresenta anche colui che ha riportato in alto il team con orgoglio, passione e amore per il cavallino rampante tutto italiano. Aveva solo 18 anni quando vinse Il primo titolo europeo finanziato dal marchio fondato da Calogero Vanaria e dalla CRG di Lonato del Garda, luogo a cui resterà per sempre legato perchè è qui che tutto è cominciato. «Ho visto per la prima volta Michael nella pista del padre a Kerpen. Avrà avuto 12 anni. Aveva un vecchio kart con cui, nei momenti di pausa dai campionati che lì si correvano, scendeva in pista e girava. Posizionava sempre il suo kart vicino al bar dove la strada era leggermente in discesa: quando voleva ripartire lo spingeva da solo e si rimetteva a guidare. Uno potrebbe pensare che è normale e facile andare forte quando si è sulla pista di casa, ma non è sempre così e non è di certo questo il caso».
Il ricordo della CRG
Sono queste le prime parole del racconto di Giancarlo Tinini proprietario dell’azienda CRG la cui sede produttiva e la direzione sono a Lonato. La CRG è nata nel 1986 come evoluzione della Kalì Kart, ed è tra le più prestigiose e importanti del mondo del kart, grazie ai successi Internazionali e la qualità dei prodotti. «Dopo due anni ce lo siamo ritrovati in pista - prosegue Tinini - Un nostro rivenditore ci aveva informati che era stato firmato un accordo con il papà di Schumacher, Rolf, per seguire Michael nei campionati. E’ proprio da qua che è iniziata la sua storia. Fu Domingos Piedade, all’epoca uno dei dirigenti della AMG, la fortuna di Schumi. Michael all’epoca lavorava come ragazzo bottega in una concessionaria Volkswagen che era gestita da un italiano che a noi serviva per fare le traduzioni con il tedesco. Quando Schumacher si è trovato in pista i due fratelli Piedade, figli di Domingos, sapendo chi era il padre ha cercato in tutti i modi di conoscerli meglio fino a diventare amici. Gli insegnarono a guidare bene il kart finchè chiesero al papà di far assumere nell’azienda il loro amico tedesco. Michael entrò quindi come uomo tester di auto di alto livello della Mercedes».
La Formula 1
In questo modo il futuro Kaiser della F1 riuscì a conoscere bene le piste e la velocità cominciò a scorrere nelle sue vene mischiate al sangue rosso come la tuta che indossò per 10 anni, dal 1996 al 2006. «Quando lui firmò il contratto con Willi Weber, lo fece nella cucina di queste persone davanti ad un piatto di pasta».
Michael è una persona prima di essere un campione del mondo, un ragazzo nato povero che ha lottato per raggiungere il suo sogno. La classe che aveva è indiscutibile e si vedeva già quando a 4 anni i suoi genitori gli regalarono un kart a pedali che poi di volta in volta Rolf modificava aggiungendo telaio, sistema frenanate e motore. Michael ha un fratello, un fratellastro e due figli avuti con la moglie Corinna. I due fratelli e il figlio Mick hanno la sua stessa passione per il mondo dei motori, ma non vantano gli stessi successi.
Tinini parla anche di Alex Zanardi, anch’egli ex pilota. Si legge malinconia nei suoi occhi quando parla di questi due amici entrambi bloccati da un incidente che ha per sempre cambiato le loro vite. Anche Zanardi, infatti, il 19 giugno 2020 viene strappato dalle scene pubbliche e dalla vita quotidiana a causa di un incidente in handbike proprio come accadde a Scumacher nel 2013 con gli sci: sono perdite che lasciano l’amaro in bocca. E così è passato un altro compleanno che nessuno sa come Michael abbia festeggiato. Chi è un amante dello sport sente la mancanza del campione, dell’icona, ma chi l’ha conosciuto per davvero, come Giancarlo Tinini, sente la mancanza di un amico.