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Tre nuovi consiglieri per la Fondazione Serlini, Garza: «Poco prudente prima della sentenza»

Continua il caso Rsa: la sindaca Laura Trecani ha nominato i sostituti del CdA "licenziato", ma non senza polemiche

Tre nuovi consiglieri per la Fondazione Serlini, Garza: «Poco prudente prima della sentenza»
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Una poltrona per due, anzi, per sei. A poche settimane dalla revoca dei tre vertici della Fondazione Serlini, il presidente Gian Battista Garza, la vice Francesca Ferraresi e il consigliere Germano Bettoncelli, l’Amministrazione comunale di Ospitaletto ha dato nome e volto ai tre «sostituti», che si siederanno sulle poltrone del Consiglio amministrativo della casa di riposo.

Serlini, nominati i tre nuovi consiglieri

Nominate martedì, le tre figure per volere della Giunta Trecani andranno a «spodestare» gli insediati dall’ex sindaco Giovanni Battista Sarnico, che avrebbero altrimenti ceduto il posto, secondo naturale decorso, nell'aprile prossimo. I membri scelti dall’attuale esecutivo sono Antonio Tirinato, medico chirurgo specialista in cardiologia e già medico interno di Rsa, Simonetta Stefanini, infermiera professionista e coordinatrice in Rsa, e Giambattista Rocco, già amministratore contabile. La decisione, che arriva dopo il decreto di revoca dei titoli dello scorso 22 novembre, è la riconferma della volontà di recidere, ancora una volta, i legami fra le due parti (l’attuale esecutivo e i tre rappresentanti eletti nel 2019).

Nome fu, ma non senza polemiche

E nome fu. Non senza polemiche. Contattata dopo la delibera, la sindaca Laura Trecani ha preferito non rilasciare commenti, ma ha lasciato parlare i curricula dei nuovi consiglieri «per dimostrare a tutti che diversamente da prima di me non scelgo per amicizie politiche ma solo in base alle competenze e ai profili». A parlare è stato invece Gian Battista Garza, definendo la presa di posizione dell’esecutivo «poco prudente», visto che, ha spiegato, «c’è una causa in corso e un’udienza davanti al giudice fissata per il 26 gennaio».

Si tratterebbe, secondo Garza, di una «scelta tecnica, senza aver atteso la sentenza di un giudice che stabilisca se la sindaca ha i poteri, o meno, di nominare nuove figure, che ripeto non essere rappresentanti del Comune, perché una volta scelti e seduti sono autonomi e slegati dal volere dell’Amministrazione comunale».

Nominato per amicizie? Garza respinge le accuse

Soluzione poco ponderata secondo l’ex (o forse è presto per dirlo?) presidente della Serlini. «La sindaca continua a sbagliare. Avrebbe dovuto consigliare almeno di soprassedere nella formalizzazione delle nomine, di evitare di ingerirsi nella gestione della Fondazione e di ripetere che i 3 nominati devono osservare gli indirizzi programmatici del sindaco di turno». Una poltrona meritata, per Garza, che a chi l’accusa di «soli» legami amicali, risponde dicendo che «magari la sindaca pensa sia stato nominato da Sarnico perché considerato amico suo. Assolutamente no! Perché è stato chiaro sin dal primo minuto che andavo in Serlini a fare solo il manager, con l'obiettivo di riportarla in condizioni di pagarsi una urgentissima ristrutturazione e per fare l'ampliamento impeditomi. Obiettivo raggiunto: i lavori sono in corso».

L'ultima nota amara sollevata da Garza è «chi firmerà il contratto dei lavori e gli stipendi dei dipendenti?», dato che dal primo gennaio il direttore generale della Rsa, Maria Flavia Baresi, andrà in pensione. «Per tutto questo, dobbiamo solo ringraziare l'irruenza del primo cittadino che ha voluto mostrare i muscoli, senza attendere la scadenza del CdA tra 4 mesi», ha concluso.

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