Stalker insegue la ex fino in caserma: scattano le manette
Durante la stesura della denuncia, l'uomo si è presentato in caserma (dopo averla pedinata) chiedendo di parlare con la sua ex alla quale, nel frattempo inviava messaggi per impedirle di formalizzare le accuse a suo carico
Stalker insegue la ex fino in caserma: scattano le manette.
Stalker insegue la ex fino in caserma
I fatti risalgono allo scorso 6 dicembre 2023 quando i Carabinieri della Compagnia di Salò hanno tratto in arresto un uomo di 45 anni. Su di lui la presunta responsabilità di atti persecutori aggravati dalla relazione sentimentale nei confronti della sua ex compagna. Comportamenti che sarebbero stati la conseguenza della volontà della donna di chiudere il rapporto dopo due anni di relazione. Decisione maturata alcuni mesi fa.
La donna si reca in caserma nel cuore della notte...
Da quel momento da parte dell'uomo ha inizio una persecuzione nei confronti della donna attraverso messaggi, molestie telefoniche e pedinamenti. La donna, stanca di questi comportameti, si è presentata nella notte alla stazione di Salò. Qui ha incontrato una carabiniera che si trovava in quel momento in servizio. La donna in divisa ha colto subito il disagio della ex compagna dell'uomo, un disagio che non riusciva ad esprimere a parole. Sono state così raccolte le prime informazioni che hanno consentito di di attivare il “codice rosso” e una vigilanza dinamica presso l’abitazione della donna alla quale è stato richiesto di fornire ogni elemento utile a definire con precisione la situazione.
...dopo poco la raggiunge l'ex compagno
Durante la stesura della denuncia, l'uomo si è presentato in caserma (dopo averla pedinata) chiedendo di parlare con la sua ex alla quale, nel frattempo inviava messaggi per impedirle di formalizzare le accuse a suo carico. L’uomo è stato così arrestato nella flagranza delle condotte persecutorie dai Carabinieri della Stazione che lo hanno condotto in carcere a disposizione del GIP del Tribunale di Brescia, il quale ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere.
Il felice epilogo della denuncia è stato garantito sia dalla prontezza della giovane militare che ha subito messo in pratica il protocollo contro la violenza di genere sul quale ogni Carabiniere viene specificamente istruito, sia grazie al costante aggiornamento garantito dal Comando Generale dell’Arma e dagli specifici seminari che la Procura della Repubblica di Brescia tiene per gli Ufficiali e gli Agenti di Polizia Giudiziaria operanti sul territorio. L’invito finale è quello di rivolgersi sempre, senza ritardo e con fiducia alle Forze di Polizia.