L’Ospedale di Montichiari è il primo tra tutti i nosocomi italinai ad avere una colonna laparoscopica 3D prodotta da Aesculap e chiamata «Einstein Vision 3.0».
«L’Ospedale di Montichiari – ha confermato in sede di presentazione il dottor Nereo Vettoretto, direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia – è il primo in Italia a cui è stata consegnata l’apparecchiatura e di questo ne siamo orgogliosi. In primo luogo – ha proseguito Vettoretto – devo ringraziare Luciano Pensante che generosamente ha permesso che la nostra struttura ospedaliera si dotasse di una tecnologia così avanzata. Un’apparecchiatura di ultima generazione nell’ambito della chirurgia laparoscopica in tre dimensioni che a minor costo della robotica supera quella che fino ad oggi è stata la barriera della laparoscopia cioè la visione bidimensionale. Le tre dimensioni avvicinano di più il chirurgo alla realtà della chirurgia aperta, quella a cui siamo abituati. Questo ha dei risvolti importanti sulla clinica, sul modo di operare e anche sullo stesso chirurgo. Una tecnologia sostenibile anche da un punto di vista dei costi, che aiuta alla formazione di nuovi chirurghi, aiuta a operare meglio grazie a una migliore definizione, aumenta le capacità tecniche dei chirurghi. Un ottimo risultato per l’Ospedale di Montichiari e quindi ancora grazie a Luciano Pensante».
Invitato ad intervenire, il patron della Ristora è stato come sempre parco di parole: «Abbiamo un bravo chirurgo – ha detto Pensante – che diventerà un campione della laparoscopia. E’ per me un piacere aver fatto questo regalo. Finchè potrò, e spero di farlo per molto tempo, di continuare a dare una mano all’Ospedale, alla San Cristoforo che svolge un’opera meritoria».
«Vorrei sottolineare che – è intervenuto nuovamente Vettoretto – l’azienda Spedali Civili di Brescia ha voluto connotare fortemente con la Regione il nostro come polo geriatrico del bresciano. Per la chirurgia mini invasiva, e non solo per quella – ha continuato Vetoretto – stiamo apportando una seriedi innovazioni che vanno proprio nella direzione dell’aiuto ai più deboli, agli anziani in particolare che operati in laparoscopia hanno una miglior percezione del post operatorio e del dolore. Stiamo progredendo per rendere la Chirurgia di Montichiari insieme all’Ospedale di Montichiari un polo d’eccellenza. Questo è il nostro intento e spero che al raggiungimento di questo obbiettivo concorrano tante realtà».
Realtà come quella amministrativa rappresentata alla presentazione dal primo cittadino Mario Fraccaro. «Vorrei innanzitutto ringraziare il signor Pensante – ha detto Fraccaro – perchè è persona schiva, di poche parole ma di tanti fatti. E’ vicino all’Ospedale per cui è già intervenuto per altri interventi importanti. Pensante sta facendo molto per la San Cristoforo ma anche per la Casa Albergo. Quando si deve intervenire nell’ambito delle fasce debolidi popolazione lui c’è. Credo cheOspedale e Amministrazione debbano ringraziare all’unisono una delle poche persone che davvero fanno molto per la comunità. Un ringraziamento particolare da parte mia – ha proseguito Fraccaro – va anche all’Ospedale di Montichiari che pur stritolato da una una riforma rimane un punto di riferimento inter provinciale anche grazie a donazioni, come quella appena fatta da Pensante, è un ospedale all’avanguardia per certe prestazioni».
Dal canto suo la dottoressa Paola Giansiracusa, direttore medico dell’Ospedale di Montichiari ha portato i saluti del dottor Belleri «che – ha detto Giansiracusa – voleva essere presente a questa inaugurazione ma è stato fagocitato dagli impegni in Regione. Una donazione come quella che stiamo celebrando è un’iniezione di fiducia per l’Ospedale di Montichiari che serve 80mila persone. E’ sotto gli occhi di tutti l’impegno che l’Azienda Spedali Civili ha dimostrato per questo ospedale. Finalmente abbiamo tutti i reparti completi, ristrutturati, pieni. Noi siamo orgogliosi del nostro ospedale e quelle che sono critiche gratuite noi ce le facciamo scivolare addosso, ma abbiamo bisogno anche del sostegno di chi come il signor Pensante ci ha sempre espresso grande fiducia. Ha già investito nella Tac a Montichiari, ha sostenuto la Cardiologia e adesso con questa colonna laparoscopica ci ha reso unici in Italia».