Confagricoltura Brescia pronta a presentare nuove richieste di operai stagionali
“C’è molta necessità di manodopera"
Confagricoltura Brescia pronta a presentare nuove richieste di operai stagionali.
Operai stagionali, la richiesta di Confagricoltura Brescia
Vigneti, campi e, più in generale, l’intero mondo agricolo bresciano, tornano a fare i conti con il click day e con il decreto Flussi. Dopo l’“infornata” di marzo, quando nella nostra provincia furono richiesti da Confagricoltura Brescia circa 400 nuovi lavoratori stagionali stranieri, per il settore primario è di nuovo il momento di presentare le domande del decreto Flussi. Il 12 dicembre è la nuova data fissata dal ministero per la richiesta di manodopera, con un anticipo al 4 dicembre per la conversione dei permessi alle persone che già hanno operato negli scorsi mesi in agricoltura (ovvero per confermare i lavoratori che già godono di un permesso e sono già presenti in Italia, arrivati grazie alle precedenti aperture). Per la provincia di Brescia si tratta di circa duecento nuove richieste, per operai che verranno impiegati in attività di carattere stagionale, soprattutto nell’ambito vitivinicolo e della raccolta degli ortaggi nella Bassa.
Previste due aperture del decreto Flussi
Nel 2023 sono due le aperture del decreto Flussi: lo scorso mese di marzo, per 400 persone a valere sull’anno 2022 (si sconta il ritardo per la pandemia), e il prossimo 12 dicembre, per le necessità del 2023. Il prossimo anno sono già stati deliberate le quote per 82 mila lavoratori in Italia (non sono ancora note le date). In tutto sono quindi seicento le persone richieste e che dovrebbero arrivare (o essere confermate) sul nostro territorio. Confagricoltura Brescia è al lavoro in queste ore per pre caricare sul portale del ministero dell’Interno tutte le domande, mentre il 12 a fare da padrona sarà la velocità, per trasmettere le domande degli stagionali con il click day (le quote vengono assegnate in base all’ordine cronologico di presentazione).
“C’è molta necessità di manodopera – specifica il responsabile del settore Paghe di Confagricoltura Brescia Marco Busi, che con il suo staff sta caricando le domande proprio in questi giorni -, lo testimonia il fatto che, alle 400 richieste di marzo, ora se ne aggiungeranno almeno altre duecento. Sempre più imprenditori agricoli stanno cogliendo l’opportunità delle conversioni dei permessi, per continuare a tenere le persone più valide ed effettuare una sorta di stabilizzazione, non lasciando scadere i permessi di soggiorno ottenuti con il decreto lussi, che durano nove mesi, provando a rinnovarli. Il click day questa volta è stato anticipato rispetto al 2022, per questo speriamo che non ci siano più i ritardi registrati in passato nell’arrivo dei lavoratori nel Bresciano. Le nostre imprese non possono restare senza manodopera nei momenti di maggiore esigenza, come lo è la vendemmia”.