il caso

Polo logistico di Lonato: presentate altre due interrogazioni alla Camera e in Regione

Sono state presentate dal deputato Devis Dari e dal consigliere regionale Onorio Rosati a seguito delle zone alluvionate interne al perimetro del Sic di Valle

Polo logistico di Lonato: presentate altre due interrogazioni alla Camera e in Regione
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Quarta interrogazione scritta al Parlamento, e più precisamente alla Camera dei Deputati, per la questione del Polo Logistico che si vorrebbe costruire a Lonato del Garda, al confine con il Sito di Interesse Comunitario di Valle, l'area di 115,75 ettari dichiarata nel 2017 zona protetta dalla Commissione Europea.

Polo logistico di Lonato: un'altra interrogazione alla Camera

Il deputato Devis Dori chiede «quali iniziative i Ministri per la Protezione civile e le politiche del mare, dell'Ambiente e della sicurezza energetica e dell'Interno intendano porre in essere al fine di evitare che ulteriore consumo di suolo nel Comune di Lonato del Garda possa provocare un’impermeabilizzazione del terreno che causi, in occasione di forti eventi meteorologici, un rischio di esondazioni tale da mettere in pericolo la popolazione del Comune di Castiglione delle Stiviere e dell’intero territorio».

Un'interrogazione che nasce a seguito delle zone alluvionate interne al perimetro del Sic di Valle, interessate in questi giorni da forti piogge. Il Comitato No Polo ha sollevato la questione e ha aggiornato il deputato che, ancora una volta, è intervenuto ricordando che «il 30 ottobre 2023 il territorio di Castiglione è stato investito da un improvviso evento meteorologico. In pochi minuti le strade si sono trasformate in fiumi, con zone completamente allagate. Questi eventi non sono nuovi a Castiglione: nella scorsa estate una forte grandinata ha provocato gravi danni a strutture e autovetture. Gli allagamenti, con acqua, terra e ghiaia sono giunti anche in prossimità del Sito di importanza comunitaria - Complesso Morenico di Castiglione, parte della Rete Natura 2000, sul confine con il comune di Lonato del Garda».

La protesta torna anche in Regione Lombardia

Anche in Regione arriva poi un’altra interrogazione scritta: più specifica perché, in estrema sintesi, tira le somme di una serie di dichiarazioni fatte in questo periodo e in particolar modo dopo la visita a Castiglione delle Stiviere dell'assessore al Territorio e Sistemi verdi Gianluca Comazzi.

scrive di sapere «se e in che modo Regione Lombardia, in raccordo con gli enti coinvolti, è intervenuta o intenda intervenire per dare seguito a quanto dichiarato dall’Assessore e non solo circa la contrarierà al progetto al fine di evitare la realizzazione del nuovo polo logistico che comprometterebbe in modo irreversibile un prezioso ecosistema ambientale».

Nel testo dell'interrogazione si legge inoltre che in data 28 giugno 2023 l’assessore regionale al Territorio e Sistemi Verdi in Commissione VI rispondendo all’interrogazione IT3002  aveva dichiarato che «c'è certamente una grande preoccupazione da parte di Regione Lombardia, c'è un monitoraggio molto attento, c'è un'interlocuzione con le istituzioni locali» e che «bisogna capire sul piano degli strumenti che cosa possiamo fare per quanto di nostra competenza: evidentemente c'è il tentativo di far riflettere il Comune perché riteniamo che sia un'iniziativa sbagliata e sia un'iniziativa anche nata male rispetto a un percorso amministrativo e procedurale che è stato sbagliato dal nostro punto di vista».

Il Comitato «No polo Logistico» di Castiglione delle Stiviere e il «Tavolo Ambiente Garda» di Lonato hanno promosso una petizione che in 3 settimane ha raccolto oltre 1.300 firme per chiedere il blocco del progetto: nonostante le diverse proteste, anche recenti, portate avanti dai comitati del territorio l'Amministrazione comunale di Lonato pare intenzionata a far proseguire l'opera.

Per Franco Tiana, presidente del Comitato No Polo, «serve che la Regione, ora, metta in atto quanto più volte dichiarato, anche in modo chiaro da Comazzi a Castiglione».

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