40esima Assemblea annuale Anci a Genova: presenti Laura Castelletti e Giorgio Gori
La Tavola rotonda è stata moderata dal giornalista RAI Giancarlo Loquenzi, ed è stata suddivisa in due sessioni
40esima Assemblea annuale Anci a Genova.
40esima Assemblea annuale Anci a Genova
Nell’ambito della 40ª Assemblea annuale dell’ANCI, questa mattina alla Fiera di Genova si è svolta la Tavola rotonda “Capitale italiana della cultura: esperienze e racconti”, organizzata dal Servizio VI “Eventi, mostre e manifestazioni” del Segretariato generale del Ministero della Cultura, in collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.
L’idea di promuovere l’incontro è nata dalla volontà di diffondere ulteriormente la conoscenza del progetto, fare un bilancio di “Capitale italiana della cultura” a quasi dieci anni dalla sua istituzione e illustrare le straordinarie opportunità che ha concesso alle città italiane in termini di sviluppo territoriale attraverso l’arte e la cultura, che hanno agito come catalizzatori per l'innovazione sociale e urbana. L'Assemblea annuale dell’ANCI è stata la cornice ideale per ospitare l’evento, poiché ha offerto l’opportunità di raggiungere una vasta platea di sindaci e amministratori locali, che rappresentano il pubblico principale del progetto.
L’appuntamento è stato strutturato come un “talk” per favorire un dialogo aperto tra illustri relatori e rappresentanti istituzionali, fornendo un’occasione unica per esplorare le esperienze delle città vincitrici e i progetti di valorizzazione delle città finaliste.
Gli intervenuti
I lavori sono stati introdotti da Francesca Saccone, Dirigente del Servizio VI Segretariato generale del Ministero, responsabile del procedimento del titolo di Capitale italiana della cultura. A portare il saluto del sindaco di Genova, Marco Bucci, l’Assessore all’Urbanistica, Demanio Marittimo, e l’Assessore allo Sviluppo economico, Mario Mascia.
La Tavola rotonda è stata moderata dal giornalista RAI Giancarlo Loquenzi, ed è stata suddivisa in due sessioni: la prima si è concentrata sul bilancio dell'iniziativa “Capitale italiana della cultura” e visto gli interventi dei rappresentanti delle ultime città che sono state insignite del titolo. Sono intervenuti i sindaci Laura Castelletti di Brescia e Giorgio Gori di Bergamo (Capitale 2023), Daniele Vimini vicesindaco di Pesaro (Capitale 2024), Francesco Miccichè di Agrigento (Capitale 2025) e Rodolfo Ziberna di Gorizia.
Le parole della Castelletti
La Sindaca di Brescia, Laura Castelletti, nel suo intervento ha ripercorso le tappe che hanno portato alla candidatura:
"Un traguardo cui siamo arrivati in modo diverso dal solito. Nel 2020, Bergamo e Brescia si sono trovate in una situazione devastante a causa del Covid. Le città stavano già lavorando singolarmente alla candidatura. Poi, durante la pandemia, i nostri sindaci Del Bono e Gori si sono ritrovati a collaborare fianco a fianco per uscire da quella situazione. La cultura in quell'occasione venne vissuta come elemento di fiducia e di unità, perchè stavamo sperimentando come uniti si uscisse meglio dalla difficoltà. Il Ministero ha accettato la nostra doppia candidatura e in due anni abbiamo costruito un dossier che rendesse territorio e attori tutti protagonisti, con la cultura proposta come cura. Stiamo ora lavorando sul lascito di questa esperienza e sulla cultura come infrastruttura sociale".
Per il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori la chiave è stata:
“Pensare alla cultura ingaggiando anche i cittadini con una cultura d'impresa tipica dei nostri territori, così abbiamo cercato di portare a valore la cultura della sostenibilità. Consapevoli della tipicità dei territori, abbiamo puntato all'innovazione e alla condivisione. Il 70% dei progetti validati sono nati da Bergamo e Brescia insieme. Vogliamo portare avanti questa consuetudine a fare le cose insieme. Significativo che questa capitale della cultura sia arrivata alla fine dei due mandati di sindaco, mio e di Del Bono. Un traguardo che valorizza i dieci anni di amministrazione, testimoniando la bontà delle politiche che abbiamo messo in atto".
La seconda sessione è stata introdotta da Francesca Neri, Responsabile Area supporto all'innovazione ed ai progetti complessi della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, è stata dedicata all’esperienza di “Cantiere Città”, un’iniziativa lanciata dal Servizio VI del Segretariato Generale in collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali. Questo piano di “capacity building” mira a sfruttare al massimo l’impegno progettuale delle città finaliste e ad aiutarle nella realizzazione dei progetti previsti durante la candidatura, pur non avendo ottenuto il titolo. Hanno partecipato i protagonisti delle città finaliste che hanno portato a termine i progetti più significativi. Tra questi: Chioggia, Grosseto, Monte Sant'Angelo e Orvieto.