Multato per aver lavorato troppo durante l'emergenza Covid: la lettera dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Brescia
"Erano i giorni dell'emergenza Covid. Erano i giorni dei 950 pazienti Covid su 1200 letti nel nostro più grande ospedale"
Multato per aver lavorato troppo durante l'emergenza Covid: la lettera dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Brescia.
Multato per aver lavorato troppo durante l'emergenza Covid
La notizia che ha visto in suo malgrado protagonista il primario del policlinico di Bari Vito Procacci , multato «per aver lavorato troppo» durante l'emergenza Covid, è stata oggetto di una riflessione che ha affidato da una lettera, da parte di Ottavio Di Stefano, Presidente Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Brescia.
Il testo della lettera
"Erano i giorni dell'emergenza Covid. Erano i giorni dei 950 pazienti Covid su 1200 letti nel nostro più grande ospedale. Tutti gli uomini e le donne della sanità, in ospedale e sul territorio, avevano un solo scopo: rispondere alla sofferenza estrema di tanti. Non conoscevamo la malattia e i possibili rimedi. Potevamo rispondere solo con l’impegno strenuo mettendo in campo noi stessi. Dal Pronto soccorso investito da una marea impensabile, alle terapie intensive, ai tanti reparti trasformati in degenze Covid. Solo a questo pensavamo, allora, e pensiamo oggi, perché è il nostro lavoro, perché di fronte a chi sta male il tempo non conta. Si ferma. Saltano orari e vita famigliare e così qualcuno in più che sta male ce la fa. Certamente è indispensabile una riforma di sistema con adeguati finanziamenti per risorse umane, tecnologie e riorganizzazione. Ma è il nostro lavoro e non esagero, il nostro sacrificio, e valgono".
Ha poi continuato
"Molto di più dei 27.000 euro di “multa”. Inflitta ai primari di Bari per “l’eccesso” di straordinari e limitazione dei riposi compensativi nei momenti più duri della pandemia. Per fortuna il Presidente della Repubblica ha capito subito che non era eccesso, ma semplicemente e solo dovere".